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Auktionsarchiv: Los-Nr. 6

cIotola Ferrara, ne del sec. XV

Schätzpreis
2.000 € - 3.000 €
ca. 2.205 $ - 3.307 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 6

cIotola Ferrara, ne del sec. XV

Schätzpreis
2.000 € - 3.000 €
ca. 2.205 $ - 3.307 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

cIotola Ferrara, ne del sec. XV Ceramica ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata Diametro cm 23 fratture e incrinature Provenienza: collezione privata L’opera presenta ampio cavetto a profilo svasato, breve orlo piatto e piede a disco leggermente incavato. All’interno del cavetto campeggia il busto di un uomo, volto di profilo a sinistra, con capelli a caschetto, mantello e cappello a calotta. Alle sue spalle si apre la siepe “a graticcio” dell’hortus conclusus tipicamente rinascimentale, che ai lati include due alberelli e due rosette; lungo il bordo si dispone una stretta fascia a motivi geometrici. Sul verso, attorno al piede, si ripetono sei moduli decorativi composti da una forma quadrangolare, tagliata da segni in verticale e in orizzontale. Dipinta con variegature in bruno “ferraccia” e verde “ramina”. Nel secondo ‘400 la pratica del disegno, come ben prova quest’opera, sembra diventare familiare anche ai ceramisti. Compaiono sempre più frequentemente ritratti femminili, le cosiddette “belle”, ed alcuni ritratti maschili, più rari nelle forme maiolicate e dipinte ma non infrequenti invece nelle forme “graffite”, specie emiliane (bolognesi, carpigiane, modenesi ecc.), che vengono trascritti a vasto raggio sul vasellame “amatorio” o celebrativo, in virtù di elementi colleganti con le altre arti, quali medaglie, miniature, formelle lignee da soffitto, nielli e silografie. In questo caso la materia tecnica – l’ingobbio – è lavorata finemente dal bulino del ceramista, che si cura di condurre i contorni sottili e senza pentimenti, così come dimostra per delineare il profilo del volto del personaggio, ritratto in posa, di aristocratico portamento, del quale è da notare l’originale stilizzazione del taglio dell’occhio con la palpebra appoggiata alla pupilla. Strette analogie si riscontrano con un piatto “graffito”, ascritto a Ferrara all’ultimo quarto del XV secolo, della raccolta Pasetti di Ferrara1. 1VISSER TRAVAGLI 1990, p. 47, scheda 22.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 6
Auktion:
Datum:
25.10.2016
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

cIotola Ferrara, ne del sec. XV Ceramica ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata Diametro cm 23 fratture e incrinature Provenienza: collezione privata L’opera presenta ampio cavetto a profilo svasato, breve orlo piatto e piede a disco leggermente incavato. All’interno del cavetto campeggia il busto di un uomo, volto di profilo a sinistra, con capelli a caschetto, mantello e cappello a calotta. Alle sue spalle si apre la siepe “a graticcio” dell’hortus conclusus tipicamente rinascimentale, che ai lati include due alberelli e due rosette; lungo il bordo si dispone una stretta fascia a motivi geometrici. Sul verso, attorno al piede, si ripetono sei moduli decorativi composti da una forma quadrangolare, tagliata da segni in verticale e in orizzontale. Dipinta con variegature in bruno “ferraccia” e verde “ramina”. Nel secondo ‘400 la pratica del disegno, come ben prova quest’opera, sembra diventare familiare anche ai ceramisti. Compaiono sempre più frequentemente ritratti femminili, le cosiddette “belle”, ed alcuni ritratti maschili, più rari nelle forme maiolicate e dipinte ma non infrequenti invece nelle forme “graffite”, specie emiliane (bolognesi, carpigiane, modenesi ecc.), che vengono trascritti a vasto raggio sul vasellame “amatorio” o celebrativo, in virtù di elementi colleganti con le altre arti, quali medaglie, miniature, formelle lignee da soffitto, nielli e silografie. In questo caso la materia tecnica – l’ingobbio – è lavorata finemente dal bulino del ceramista, che si cura di condurre i contorni sottili e senza pentimenti, così come dimostra per delineare il profilo del volto del personaggio, ritratto in posa, di aristocratico portamento, del quale è da notare l’originale stilizzazione del taglio dell’occhio con la palpebra appoggiata alla pupilla. Strette analogie si riscontrano con un piatto “graffito”, ascritto a Ferrara all’ultimo quarto del XV secolo, della raccolta Pasetti di Ferrara1. 1VISSER TRAVAGLI 1990, p. 47, scheda 22.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 6
Auktion:
Datum:
25.10.2016
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
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