Piccolo piatto Faenza, fine del XV secolo MaiolicaDiametro cm 15,6Lacune alla tesa integrate e visibili sul versoProvenienza: mercato antiquario Si tratta di un tondino, ossia di un piatto di diametro contenuto a cavetto profondo, leggermente umbonato e apodo, dotato di una larga tesa ad orlo profilato. Nel cavetto, allinterno di un medaglione centrale, circondato da una fascia con sequenza di moduli tringolari, è racchiuso un busto di giovane, vòlto a sinistra, con cappello e capigliatura che scende ondulando fino alle spalle; tra il cavetto e la tesa è dipinta una stretta fascia di quadretti crocettati, mentre sulla tesa si dispone un motivo di embricazioni puntinate. Sul verso sono tracciate della filettaure concentriche (motivo a calza), soluzione adottata nella maiolica di Faenza dalla fine del 400 e gran parte del secolo successivo, e al centro dellincavo dellumbone si nota un segno a spirale. Dipinto in blu, bruno e giallo arancio. Il piccolo ritratto sia nella dominante in blu zaffera sia nellenfasi delle proporzioni del capo rispetto alle spalle, rispecchia una discendenza dalla ritrattistica di gusto tardo- gotico della maiolica di Faenza. Deffetto inoltre è il segno piuttosto robusto e sicuro che linearmente sottolinea il profilo del giovane rafforzandolo, così come le velature che segnano il naso, le guance e il sopracciglio. Opera nel complesso di grande sobrietà stilistico-cromatica, che in questa fase tardo- quattrocentesca nel ritratto acquista una sua peculiare identità di genere, che nella maiolica faentina si esprime con busti femminili e maschili, prevalentemente sinistroversi, ma ancora privi del nastro o cartiglio dedicatorio, nei quali però iniziano a comparire dosate velature per ottenere per la prima volta chiaroscuri e conferire morbidezza ai tratti dei volti.
Piccolo piatto Faenza, fine del XV secolo MaiolicaDiametro cm 15,6Lacune alla tesa integrate e visibili sul versoProvenienza: mercato antiquario Si tratta di un tondino, ossia di un piatto di diametro contenuto a cavetto profondo, leggermente umbonato e apodo, dotato di una larga tesa ad orlo profilato. Nel cavetto, allinterno di un medaglione centrale, circondato da una fascia con sequenza di moduli tringolari, è racchiuso un busto di giovane, vòlto a sinistra, con cappello e capigliatura che scende ondulando fino alle spalle; tra il cavetto e la tesa è dipinta una stretta fascia di quadretti crocettati, mentre sulla tesa si dispone un motivo di embricazioni puntinate. Sul verso sono tracciate della filettaure concentriche (motivo a calza), soluzione adottata nella maiolica di Faenza dalla fine del 400 e gran parte del secolo successivo, e al centro dellincavo dellumbone si nota un segno a spirale. Dipinto in blu, bruno e giallo arancio. Il piccolo ritratto sia nella dominante in blu zaffera sia nellenfasi delle proporzioni del capo rispetto alle spalle, rispecchia una discendenza dalla ritrattistica di gusto tardo- gotico della maiolica di Faenza. Deffetto inoltre è il segno piuttosto robusto e sicuro che linearmente sottolinea il profilo del giovane rafforzandolo, così come le velature che segnano il naso, le guance e il sopracciglio. Opera nel complesso di grande sobrietà stilistico-cromatica, che in questa fase tardo- quattrocentesca nel ritratto acquista una sua peculiare identità di genere, che nella maiolica faentina si esprime con busti femminili e maschili, prevalentemente sinistroversi, ma ancora privi del nastro o cartiglio dedicatorio, nei quali però iniziano a comparire dosate velature per ottenere per la prima volta chiaroscuri e conferire morbidezza ai tratti dei volti.
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