ALBARELLO, PALERMO, BOTTEGA LAZZARO, PRIMO QUARTO SECOLO XVII in maiolica decorata in blu di cobalto, giallo antimonio, verde ramina, di forma allungata e rastremata al centro. Sul fronte, delineato su fondo giallo, un santo con pianeta che tiene in catene Satana, con un paesaggio montuoso all’orizzonte, il tutto entro un medaglione racchiuso in cornice baccellata. Sul retro un decoro a trofei con pochi elementi di grandi dimensioni su fondo blu e cartiglio con scritta SPQP . Il santo qui raffigurato è probabilmente San Alberto degli Abati, di origine trapanese, frate carmelitano autore di numerosi miracoli, spesso rappresentato solo o con la Madonna o in sacre conversazioni, con in mano un testo mariano, un giglio ed un demonio alla catena (per una tentazione superata durante il suo noviziato). Alt. cm 30, diam. bocca cm 11, diam. piede cm 11
ALBARELLO, PALERMO, BOTTEGA LAZZARO, PRIMO QUARTO SECOLO XVII in maiolica decorata in blu di cobalto, giallo antimonio, verde ramina, di forma allungata e rastremata al centro. Sul fronte, delineato su fondo giallo, un santo con pianeta che tiene in catene Satana, con un paesaggio montuoso all’orizzonte, il tutto entro un medaglione racchiuso in cornice baccellata. Sul retro un decoro a trofei con pochi elementi di grandi dimensioni su fondo blu e cartiglio con scritta SPQP . Il santo qui raffigurato è probabilmente San Alberto degli Abati, di origine trapanese, frate carmelitano autore di numerosi miracoli, spesso rappresentato solo o con la Madonna o in sacre conversazioni, con in mano un testo mariano, un giglio ed un demonio alla catena (per una tentazione superata durante il suo noviziato). Alt. cm 30, diam. bocca cm 11, diam. piede cm 11
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