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Auktionsarchiv: Los-Nr. 40

Composizione in cera policroma raffigurante Estasi di san Francesco, Anna Fortino (attribuito a), Sicilia, ...

Schätzpreis
2.500 € - 3.000 €
ca. 3.027 $ - 3.632 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 40

Composizione in cera policroma raffigurante Estasi di san Francesco, Anna Fortino (attribuito a), Sicilia, ...

Schätzpreis
2.500 € - 3.000 €
ca. 3.027 $ - 3.632 $
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n. a.
Beschreibung:

Composizione in cera policroma raffigurante Estasi di san Francesco, Anna Fortino (attribuito a), Sicilia, XVIII secolo La scena raffigura San Francesco in estatica contemplazione. Il fondatore dell’ordine dei frati minori indossa un saio bruno con cordone in vita con i tre nodi, simboli dei tre voti di povertà, castità e ubbidienza (cfr. J. Hall Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano 1989, pp. 181- 183). Il Santo ha i segni della stigmatizzazione sulle mani e sui piedi e regge con la mano destra il teschio, allusione alla mortalità dell’uomo. Sulla roccia è posto il Crocifisso e il libro aperto delle preghiere. Contornano la scena svolazzanti puttini alati musicanti e contemplanti e testine alate di cherubini. L’opera per il realistico modellato e la finezza di esecuzione parrebbe da ricondurre ad Arma Fortino, nata a Palermo nel 1673 ed ivi morta nel 1749,che“esercitò la poesia,la musica e la pittura ma si distinse sopra tutto nell’arte di modellare la cera”(cfr.A.Gallo,Parte prima delle notizie di pittori e musaicisti siciliani ed esteri che operarono in Sicilia, ms. XV.H.18. del sec. XIX, trascrizione e note di M.M. Milazzo e G. Sinagra, Palermo 2003, p. 264; Idem, Parte seconda delle notizie di pittori e mosaicisti siciliani ed esteri che operarono in Sicilia, ms. XV.H.19. del sec. XIX, saggio introduttivo, trascrizione e note di A. Mazzè, Palermo 2005, pp. 414-415, 480; Idem, Lavori artistici in cera di Anna Fortino, in “Passatempo per le dame”, a. 4, n. 33, 13 agosto 1836, pp. 261-264; P. Sgadari Di lo Monaco, Pittori e scultori siciliani dal Seicento al primo Ottocento, Palermo 1940,p.54;A.Mongitore,Memorie dei pittori,scultori,architetti,artefici in cera siciliani,ms.1742 ca.,a cura di E.Natoli,Palermo 1977 pp.42-43).Si tramanda che sia stata allieva di Rosalia Novelli figlia di Pietro (A. Mongitore, Memorie..., 1977, pp. 42-43). Il Mongitore sostiene invece che impara l’arte di lavorare la cera da un tale Zamiano, alunnato poi ripreso dagli altri biografi, probabilmente da intendere come un errore nella scrittura di Zummo, proprio come ipotizza la Natoli (A. Mongitore, Memorie..., 1977, pp. 42-43, si veda anche M.Vitella, in Dizionario degli artisti siciliani, vol. IV,Arti Applicate, a cura di M.C. Di Natale, in corso di stampa, ad vocem). É stata considerata anche allieva di Giacomo Serpotta da AnnettaTunisi Colonna e recentemente è stata ipotizzata una sua collaborazione con lo stuccatore siciliano (S. Grasso - M.C. Gulisano, Mondi in miniatura le cere artistiche nella Sicilia del Settecento, Palermo 2011, pp. 73, 77).Tra le opere dell’artista si ricorda un presepe autografo segnalato dal Gallo nella collezione del marchese Cuccia “in cui l’occhio intelligente non sa stancarsi di ammirare la bellezza, diligenza, varietà e grazia delle figure che lo compongono” , un S. Giovanni Nepomiceno con angeli e paese, una Santa Rosalia, l’Arcangelo Raffaele e il ritratto di un re di Sicilia (A. Gallo, Lavori artistici..., in “Passatempo...”, 1836, p. 262). Si ricordano ancora altre composizioni presepiali realizzate dall’artista palermitana, come quella inviata in Spagna al re Filippo V “che el volle presso il suo capezzale” (A. Mongitore, Memorie..., 1977, p. 43) e molte altre disseminate in vari monasteri e collezioni private siciliane.Alla Fortino si attribuiscono ancora due scene in cera poste all’interno di urne vitree con Santa Rosalia nella grotta e San Girolamo, custodite nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Palermo (ibidem), opere con applicazioni di dorature in oro zecchino (C. Caldarella, L’arte della ceroplastica in Sicilia,in F.Azzarello,L’arte della ceroplastica in Sicilia nella tradizione della provincia di Palermo,Palermo 1987,p.13) e inoltre La strage degli innocenti, il Martirio di San Sebastiano, San Martino che offre il mantello al povero e una Santa Rosalia in preghiera della collezioneTagliavia di Sciacca (F.Chiappisi,Arte ceroplastica inVal di Mazara nei secoli XVIII e XIX,in“Trapani

Auktionsarchiv: Los-Nr. 40
Auktion:
Datum:
17.06.2021
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

Composizione in cera policroma raffigurante Estasi di san Francesco, Anna Fortino (attribuito a), Sicilia, XVIII secolo La scena raffigura San Francesco in estatica contemplazione. Il fondatore dell’ordine dei frati minori indossa un saio bruno con cordone in vita con i tre nodi, simboli dei tre voti di povertà, castità e ubbidienza (cfr. J. Hall Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano 1989, pp. 181- 183). Il Santo ha i segni della stigmatizzazione sulle mani e sui piedi e regge con la mano destra il teschio, allusione alla mortalità dell’uomo. Sulla roccia è posto il Crocifisso e il libro aperto delle preghiere. Contornano la scena svolazzanti puttini alati musicanti e contemplanti e testine alate di cherubini. L’opera per il realistico modellato e la finezza di esecuzione parrebbe da ricondurre ad Arma Fortino, nata a Palermo nel 1673 ed ivi morta nel 1749,che“esercitò la poesia,la musica e la pittura ma si distinse sopra tutto nell’arte di modellare la cera”(cfr.A.Gallo,Parte prima delle notizie di pittori e musaicisti siciliani ed esteri che operarono in Sicilia, ms. XV.H.18. del sec. XIX, trascrizione e note di M.M. Milazzo e G. Sinagra, Palermo 2003, p. 264; Idem, Parte seconda delle notizie di pittori e mosaicisti siciliani ed esteri che operarono in Sicilia, ms. XV.H.19. del sec. XIX, saggio introduttivo, trascrizione e note di A. Mazzè, Palermo 2005, pp. 414-415, 480; Idem, Lavori artistici in cera di Anna Fortino, in “Passatempo per le dame”, a. 4, n. 33, 13 agosto 1836, pp. 261-264; P. Sgadari Di lo Monaco, Pittori e scultori siciliani dal Seicento al primo Ottocento, Palermo 1940,p.54;A.Mongitore,Memorie dei pittori,scultori,architetti,artefici in cera siciliani,ms.1742 ca.,a cura di E.Natoli,Palermo 1977 pp.42-43).Si tramanda che sia stata allieva di Rosalia Novelli figlia di Pietro (A. Mongitore, Memorie..., 1977, pp. 42-43). Il Mongitore sostiene invece che impara l’arte di lavorare la cera da un tale Zamiano, alunnato poi ripreso dagli altri biografi, probabilmente da intendere come un errore nella scrittura di Zummo, proprio come ipotizza la Natoli (A. Mongitore, Memorie..., 1977, pp. 42-43, si veda anche M.Vitella, in Dizionario degli artisti siciliani, vol. IV,Arti Applicate, a cura di M.C. Di Natale, in corso di stampa, ad vocem). É stata considerata anche allieva di Giacomo Serpotta da AnnettaTunisi Colonna e recentemente è stata ipotizzata una sua collaborazione con lo stuccatore siciliano (S. Grasso - M.C. Gulisano, Mondi in miniatura le cere artistiche nella Sicilia del Settecento, Palermo 2011, pp. 73, 77).Tra le opere dell’artista si ricorda un presepe autografo segnalato dal Gallo nella collezione del marchese Cuccia “in cui l’occhio intelligente non sa stancarsi di ammirare la bellezza, diligenza, varietà e grazia delle figure che lo compongono” , un S. Giovanni Nepomiceno con angeli e paese, una Santa Rosalia, l’Arcangelo Raffaele e il ritratto di un re di Sicilia (A. Gallo, Lavori artistici..., in “Passatempo...”, 1836, p. 262). Si ricordano ancora altre composizioni presepiali realizzate dall’artista palermitana, come quella inviata in Spagna al re Filippo V “che el volle presso il suo capezzale” (A. Mongitore, Memorie..., 1977, p. 43) e molte altre disseminate in vari monasteri e collezioni private siciliane.Alla Fortino si attribuiscono ancora due scene in cera poste all’interno di urne vitree con Santa Rosalia nella grotta e San Girolamo, custodite nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Palermo (ibidem), opere con applicazioni di dorature in oro zecchino (C. Caldarella, L’arte della ceroplastica in Sicilia,in F.Azzarello,L’arte della ceroplastica in Sicilia nella tradizione della provincia di Palermo,Palermo 1987,p.13) e inoltre La strage degli innocenti, il Martirio di San Sebastiano, San Martino che offre il mantello al povero e una Santa Rosalia in preghiera della collezioneTagliavia di Sciacca (F.Chiappisi,Arte ceroplastica inVal di Mazara nei secoli XVIII e XIX,in“Trapani

Auktionsarchiv: Los-Nr. 40
Auktion:
Datum:
17.06.2021
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