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Auktionsarchiv: Los-Nr. 361

Bottega di Trophime Bigot

Schätzpreis
8.000 € - 9.000 €
ca. 10.965 $ - 12.335 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 361

Bottega di Trophime Bigot

Schätzpreis
8.000 € - 9.000 €
ca. 10.965 $ - 12.335 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Olio su tela, cm. 106x144,5 Figlio di un pittore di Arles con lo stesso nome, Trophime Bigot è un artista ben riconoscibile per un gruppo di circa sessanta quadri, secondo l'elenco di Benedict Nicolson, a lui attribuibili per lo spiccato luminismo alla luce notturna che lo distingue. Dopo una prima formazione francese ad Arles, Bigot sarebbe giunto a Roma verso il 1620, come dimostrano i rapporti con l'Accademia di San Luca, influenzato nell'ordine, sempre secondo Nicolson, da Manfredi, Saraceni, Honthorst, Stomer (1630-32), e alla fine da de La Tour (1640 ca.). Chiamato anche The Candlelight Master, viene anagraficamente definito come Maestro Jacomo. Della Cattura di cristo è nota come autografa la tela della Galleria Spada, Roma, delle stesse dimensioni della nostra. Altri soggetti, come San Sebastiano curato da Sant'Irene e Il rinnegamento di San Pietro, così come la Scena di taverna, furono più volte replicati dal maestro e dalla sua bottega. Un'altra replica è segnalata a Macerata, Palazzo Montefoschi. Bibligrafia di riferimento: Benedict Nicolson, Caravaggism in Europe, second edition, revised and enlarged by Luisa Vertova, Torino, 1989, vol. I, p. 61, n. 845, vol. II, tav. 845.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 361
Auktion:
Datum:
28.10.2011
Auktionshaus:
Farsettiarte
Viale della Repubblica (area Museo "Luigi Pecci")
59100 Prato
Italien
info@farsettiarte.it
+39 0574 572400
+39 0574 574132
Beschreibung:

Olio su tela, cm. 106x144,5 Figlio di un pittore di Arles con lo stesso nome, Trophime Bigot è un artista ben riconoscibile per un gruppo di circa sessanta quadri, secondo l'elenco di Benedict Nicolson, a lui attribuibili per lo spiccato luminismo alla luce notturna che lo distingue. Dopo una prima formazione francese ad Arles, Bigot sarebbe giunto a Roma verso il 1620, come dimostrano i rapporti con l'Accademia di San Luca, influenzato nell'ordine, sempre secondo Nicolson, da Manfredi, Saraceni, Honthorst, Stomer (1630-32), e alla fine da de La Tour (1640 ca.). Chiamato anche The Candlelight Master, viene anagraficamente definito come Maestro Jacomo. Della Cattura di cristo è nota come autografa la tela della Galleria Spada, Roma, delle stesse dimensioni della nostra. Altri soggetti, come San Sebastiano curato da Sant'Irene e Il rinnegamento di San Pietro, così come la Scena di taverna, furono più volte replicati dal maestro e dalla sua bottega. Un'altra replica è segnalata a Macerata, Palazzo Montefoschi. Bibligrafia di riferimento: Benedict Nicolson, Caravaggism in Europe, second edition, revised and enlarged by Luisa Vertova, Torino, 1989, vol. I, p. 61, n. 845, vol. II, tav. 845.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 361
Auktion:
Datum:
28.10.2011
Auktionshaus:
Farsettiarte
Viale della Repubblica (area Museo "Luigi Pecci")
59100 Prato
Italien
info@farsettiarte.it
+39 0574 572400
+39 0574 574132
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