Alberti Giuseppe Antonio Trattato della misura delle fabbriche... Nel quale si espone la misura delle Superficie di tutti i Solidi, e di ogni spezie di Volte. In Perugia: Presso Carlo Baduel, 1790. In-4° (mm 205x130). Pagine XXIV, 317, [3], [1] con 39 carte di tavole ripiegate incise in rame. Lievi fioriture diffuse. Legatura ottocentesca in mezza pelle, tagli rossi, abrasioni al dorso e ai piatti. Pubblicato per la prima volta nel 1757, questo importante trattato di stereometria applicata all'architettura espone con chiarezza i metodi per misurare e stimare le quantità e i costi dei materiali per le pi˜ù svariate strutture architettoniche, tra cui anche le volte e le cupole. L'opera, anche grazie alle belle tavole calcografiche, ebbe notevole successo e divenne un testo di riferimento per diverse generazioni di ingegneri, rimanendo sempre attuale anche grazie alle ristampe di Perugia (1790) e di Firenze (1822). In fine si trovano le Memorie levate dalla Storia della Reale Accademia di Parigi, e tradotte dal Francese attinenti alla misura delle Volte, ad estinguere gl'incendj, misurare le Botti, ed altri simili aderenti alle Fabbriche. Riccardi I, 1, 1617: "Pu˜o collocarsi fra i migliori trattati di stereometria e voltimetria fino a quei giorni pubblicati". Cicognara, 389; Morazzoni, 212; Poggendorff I, 23.
Alberti Giuseppe Antonio Trattato della misura delle fabbriche... Nel quale si espone la misura delle Superficie di tutti i Solidi, e di ogni spezie di Volte. In Perugia: Presso Carlo Baduel, 1790. In-4° (mm 205x130). Pagine XXIV, 317, [3], [1] con 39 carte di tavole ripiegate incise in rame. Lievi fioriture diffuse. Legatura ottocentesca in mezza pelle, tagli rossi, abrasioni al dorso e ai piatti. Pubblicato per la prima volta nel 1757, questo importante trattato di stereometria applicata all'architettura espone con chiarezza i metodi per misurare e stimare le quantità e i costi dei materiali per le pi˜ù svariate strutture architettoniche, tra cui anche le volte e le cupole. L'opera, anche grazie alle belle tavole calcografiche, ebbe notevole successo e divenne un testo di riferimento per diverse generazioni di ingegneri, rimanendo sempre attuale anche grazie alle ristampe di Perugia (1790) e di Firenze (1822). In fine si trovano le Memorie levate dalla Storia della Reale Accademia di Parigi, e tradotte dal Francese attinenti alla misura delle Volte, ad estinguere gl'incendj, misurare le Botti, ed altri simili aderenti alle Fabbriche. Riccardi I, 1, 1617: "Pu˜o collocarsi fra i migliori trattati di stereometria e voltimetria fino a quei giorni pubblicati". Cicognara, 389; Morazzoni, 212; Poggendorff I, 23.
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