Beschreibung:

Buonmattei Benedetto Della lingua toscana... libri due. Aggiuntevi in fine molte Regole, ed osservazioni d'alcuni celebri autori. Ultima impressione veneta piu accurata. In Venezia: per Gasparo Girardi, 1735. In-4° (mm 222x167). Pagine [8], 246, [10], 92. Marca tipografica incisa su legno al frontespizio, capilettera e testatine xilografici. Qualche lieve arrossatura. Legatura ottocentesca in mezza pergamena con punte, carta decorata ai piatti, titoli manoscritti al dorso. Al frontespizio nota di possesso manoscritta parzialmente abrasa, due timbri di possesso, tassello cartaceo con annotazione manoscritta applicato al verso della sguardia anteriore. SI AGGIUNGE: Flavio Biondo. Roma ristaurata et Italia Illustrata... (Al colophon:) In Vinegia: Per Michele Tramezzino, 1543. SI AGGIUNGE: Horatius Flaccus. L'Arte poetica [...] Tradotta dal Dottor Francesco Borgianelli. In Venezia: Appresso Antonio Bortoli, 1738. SI AGGIUNGE: Francesco Soave, Gramatica delle due lingue italiana, e latina... ad uso del collegio de' nobili diretto dai C.R. Somaschi. Napoli: A spese di Luca Marotta, 1805. SI AGGIUNGE: Giovanni Margini. Reggia oratoria in cui sono tutti i verbi italiani, ed altri molti vocaboli dell'ultima Crusca, con tutti i loro diversi significati. A questi, posti per alfabeto perfetto, corrisponde il suo latino... In Venezia: Presso Paolo Baglioni, 1714. I opera: Pregiata edizione veneziana dell'importante grammatica di Benedetto Buonmattei (15811648), pubblicata per la prima volta nel 1623 e poi, in redazione definitiva, a Firenze nel 1643 col titolo Della lingua toscana libri II. Grazie a quest'opera, l'Autore acquis˜ì grande fama come grammatico e maestro della lingua toscana. "Le numerose accademie patrie se lo contendevano: l'Accademia della Crusca, sotto il reggimento dell'Insaccato (Lorenzo Franceschi), lo ammise tra i suoi membri il 17 marzo 1627... Nei libri Della lingua toscana, come negli scritti danteschi, ˜è la parte migliore del B. la [sua] tendenza all'ordine, alla chiarezza, alla completezza, alla sistematicità ne ha fatto un insigne 'ragioniere della grammatica toscana'" (DBI, s.v.).