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Auktionsarchiv: Los-Nr. 290

RITRATTO DI GENEVIEVE LANTÈLME DI GIOVANNI BOLDINI

Auction 20.03.2024
20.03.2024
Schätzpreis
30.000 € - 40.000 €
ca. 32.695 $ - 43.594 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 290

RITRATTO DI GENEVIEVE LANTÈLME DI GIOVANNI BOLDINI

Auction 20.03.2024
20.03.2024
Schätzpreis
30.000 € - 40.000 €
ca. 32.695 $ - 43.594 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

GIOVANNI BOLDINI
(Ferrara 1842 - Parigi 1931)
RITRATTO DI GENEVIÈVE LANTELME IN POLTRONA
Olio su carta applicata su tela, cm. 107 x 92
Firmato in basso a destra
PROVENIENZA
Già collezione Sebasti-Scalera, Roma
Collezione privata romana
'Questa opera ha la qualità intrigante e raffinata che fece di Boldini il beniamino dell'ambiente francese di fine Ottocento e il ritratto qui in esame sembra da datare proprio tra il nono e l'ultimo decennio del diciannovesimo secolo, quando, trasferitosi definitivamente a Parigi dal 1872, Boldini mise lentamente a fuoco il suo stile inconfondibile, contrassegnato da un segno frenetico e tumultuante, che gli assicurò i più grandi successi.
Nel dipinto di cui parliamo la definizione del ritratto, rispetto alle opere quasi sbozzate dell'ultimo periodo, è ancora netta e acutamente circoscritta, basata su una gamma argentea e trasparente che fa pensare al momento del suo contatto con Whistler quando il maestro italiano fu, per breve tempo, a New York nel 1897. Il trattamento nervoso e scorrevole della superficie denota un momento di alta maturità e l'opera si segnala come significativa e di altissimo livello nella parabola del pittore ferrarese'.
Questa scheda è tratta dal certificato di autenticità del Prof. Claudio Strinati
Nel 1907, Boldini realizzò un secondo ritratto di Mademoiselle Lantèlme, dove non è più colta con lo sguardo provocante e i capelli mollemente sciolti sulle spalle, ma acconciata con cappello di piume e abito da sera. Questa opera si trova conservata presso La Galleria Nazionale di Roma.
La vicenda della donna ritratta, Mathilde Fossey, meglio conosciuta come Geneviève Lantelme, si accompagna con i ritratti che Boldini eseguì, certamente commissionati dal futuro marito Alfred Edwards, il quale, a partire dalla fine del XIX secolo, ebbe una relazione con la giovane attrice. I dati diagnostici eseguiti, confermano l'epoca del dipinto, tanto da riconoscere nell'opera il primo dipinto della donna commissionato da Alfred Edwards.
Sempre rinviando alla diagnostica eseguita sul dipinto, la firma risulta assolutamente pertinente alla pittura e nella zona si nota solo rivisitazione pittorica del fondo al di sopra della collocazione della firma. L'epoca della pittura conferma le vicende raccontate intorno alla relazione fra la Antele e Alfred Edwards, grande giornalista e ricchissimo editore parigino, che commissionò questo ritratto a Giovanni Boldini, probabilmente quando la Lantèlme si trasferì nella prestigiosa casa dell'amante a Rue de Rivoli. In riferimento al dipinto realizzato nel 1907, e oggi conservato alla Galleria d'arte Moderna di Roma, lo stesso ci racconta una donna ormai entrata nelle relazioni e nei costumi dell'alta borghesia parigina, e non, come in questo nostro primo ritratto, ancora con il volto e la postura ritraenti una donna con un recente passato di difficoltà da piccola attrice di teatro.
Il dipinto purtroppo non è in perfetto stato di conservazione, come riferisce sia la diagnostica (di cui consigliamo la lettura), sia il nostro condition report, ma è sicuramente, come attestato da Claudio Strinati, un'opera di straordinaria importanza nell'evoluzione matura della pittura del grande maestro ferrarese, interprete, in quel di Parigi, della migliore ritrattistica al mondo mai eseguita tra la fine dell'ottocento ed il primo novecento
CONDITION REPORT
Dipinto ad olio su carta applicata su tela. Lacerazioni della carta del supporto, per linea verticale a sinistra della testa e della spalla, lungo la parte alta dello schienale della sedia. Nell'area del polso sinistro poggiato sulla pancia, proprio vicino al braccio destro anch'esso poggiato, troviamo delle lacerazioni della carta anche circolari. Alcuni piccoli punti di restauro recenti adiacenti al bordo superiore nella sua parte centrale. Deformazioni e sagomature della superficie. Rimandiamo per le altre considerazioni diagnostiche alla relazione qui di seguito citata
CORNICE
Cornice modanata in legno dorato, del XIX secolo
BIBLIOGRAFIA
Boldini, cat. mostra, Padova (Palazzo Zabarella) e Roma (Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a cura di F. Dini, F. Mazzocca, C. Sisi, Marsilio Ed., Roma 2005, pp. 117, 240
D. Cecchi, Giovanni Boldini, Torino 1962, pp. 214 - 215
T. di Cardona, Lo studio di Giovanni Boldini, Rizzoli, Milano 1937
Opera accompagnata da certificato di autenticità del prof. Claudio Strinati, in data 7 luglio 2001
Opera completa di indagini diagnostiche eseguite dalla società M.I.D.A. dell'ingegner Claudio Falcucci, in data 23/02/2023

Auktionsarchiv: Los-Nr. 290
Auktion:
Datum:
20.03.2024
Auktionshaus:
Casa d' Aste Babuino srl.
Via dei Greci 2/a
00187 Roma
Italien
info@astebabuino.it
+ 39 06 32283800
+ 39 06 32283215
Beschreibung:

GIOVANNI BOLDINI
(Ferrara 1842 - Parigi 1931)
RITRATTO DI GENEVIÈVE LANTELME IN POLTRONA
Olio su carta applicata su tela, cm. 107 x 92
Firmato in basso a destra
PROVENIENZA
Già collezione Sebasti-Scalera, Roma
Collezione privata romana
'Questa opera ha la qualità intrigante e raffinata che fece di Boldini il beniamino dell'ambiente francese di fine Ottocento e il ritratto qui in esame sembra da datare proprio tra il nono e l'ultimo decennio del diciannovesimo secolo, quando, trasferitosi definitivamente a Parigi dal 1872, Boldini mise lentamente a fuoco il suo stile inconfondibile, contrassegnato da un segno frenetico e tumultuante, che gli assicurò i più grandi successi.
Nel dipinto di cui parliamo la definizione del ritratto, rispetto alle opere quasi sbozzate dell'ultimo periodo, è ancora netta e acutamente circoscritta, basata su una gamma argentea e trasparente che fa pensare al momento del suo contatto con Whistler quando il maestro italiano fu, per breve tempo, a New York nel 1897. Il trattamento nervoso e scorrevole della superficie denota un momento di alta maturità e l'opera si segnala come significativa e di altissimo livello nella parabola del pittore ferrarese'.
Questa scheda è tratta dal certificato di autenticità del Prof. Claudio Strinati
Nel 1907, Boldini realizzò un secondo ritratto di Mademoiselle Lantèlme, dove non è più colta con lo sguardo provocante e i capelli mollemente sciolti sulle spalle, ma acconciata con cappello di piume e abito da sera. Questa opera si trova conservata presso La Galleria Nazionale di Roma.
La vicenda della donna ritratta, Mathilde Fossey, meglio conosciuta come Geneviève Lantelme, si accompagna con i ritratti che Boldini eseguì, certamente commissionati dal futuro marito Alfred Edwards, il quale, a partire dalla fine del XIX secolo, ebbe una relazione con la giovane attrice. I dati diagnostici eseguiti, confermano l'epoca del dipinto, tanto da riconoscere nell'opera il primo dipinto della donna commissionato da Alfred Edwards.
Sempre rinviando alla diagnostica eseguita sul dipinto, la firma risulta assolutamente pertinente alla pittura e nella zona si nota solo rivisitazione pittorica del fondo al di sopra della collocazione della firma. L'epoca della pittura conferma le vicende raccontate intorno alla relazione fra la Antele e Alfred Edwards, grande giornalista e ricchissimo editore parigino, che commissionò questo ritratto a Giovanni Boldini, probabilmente quando la Lantèlme si trasferì nella prestigiosa casa dell'amante a Rue de Rivoli. In riferimento al dipinto realizzato nel 1907, e oggi conservato alla Galleria d'arte Moderna di Roma, lo stesso ci racconta una donna ormai entrata nelle relazioni e nei costumi dell'alta borghesia parigina, e non, come in questo nostro primo ritratto, ancora con il volto e la postura ritraenti una donna con un recente passato di difficoltà da piccola attrice di teatro.
Il dipinto purtroppo non è in perfetto stato di conservazione, come riferisce sia la diagnostica (di cui consigliamo la lettura), sia il nostro condition report, ma è sicuramente, come attestato da Claudio Strinati, un'opera di straordinaria importanza nell'evoluzione matura della pittura del grande maestro ferrarese, interprete, in quel di Parigi, della migliore ritrattistica al mondo mai eseguita tra la fine dell'ottocento ed il primo novecento
CONDITION REPORT
Dipinto ad olio su carta applicata su tela. Lacerazioni della carta del supporto, per linea verticale a sinistra della testa e della spalla, lungo la parte alta dello schienale della sedia. Nell'area del polso sinistro poggiato sulla pancia, proprio vicino al braccio destro anch'esso poggiato, troviamo delle lacerazioni della carta anche circolari. Alcuni piccoli punti di restauro recenti adiacenti al bordo superiore nella sua parte centrale. Deformazioni e sagomature della superficie. Rimandiamo per le altre considerazioni diagnostiche alla relazione qui di seguito citata
CORNICE
Cornice modanata in legno dorato, del XIX secolo
BIBLIOGRAFIA
Boldini, cat. mostra, Padova (Palazzo Zabarella) e Roma (Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a cura di F. Dini, F. Mazzocca, C. Sisi, Marsilio Ed., Roma 2005, pp. 117, 240
D. Cecchi, Giovanni Boldini, Torino 1962, pp. 214 - 215
T. di Cardona, Lo studio di Giovanni Boldini, Rizzoli, Milano 1937
Opera accompagnata da certificato di autenticità del prof. Claudio Strinati, in data 7 luglio 2001
Opera completa di indagini diagnostiche eseguite dalla società M.I.D.A. dell'ingegner Claudio Falcucci, in data 23/02/2023

Auktionsarchiv: Los-Nr. 290
Auktion:
Datum:
20.03.2024
Auktionshaus:
Casa d' Aste Babuino srl.
Via dei Greci 2/a
00187 Roma
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+ 39 06 32283215
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