GIEGHER, Mattia. Li tre trattati. Padova: Paolo Frambotto, 1639. 4° oblungo. Ritratto dell'autore contenuto in ovale, 48 tavole a piena pagina di cui 2 ripiegate incise all'acquaforte e al bulino (prime 4 carte brunite e con restauri, aloni di umidità, fori di tarlo senza perdita di testo.) Legatura originale in vitello (restauri). Nota di possesso manoscritta di Ferdinando Rajnoldi al frontespizio e su alcune carte. RARA EDIZIONE. Il valore primario dell'opera è dato dall' eccezionalità delle illustrazioni, che al pregio della varietà aggiunge quello della puntuale aderenza ai procedimenti tecnici impliciti nell'arte di allestire mense e di assolvere agli adempimenti che abitualmente vi erano richiesti. Fanno spicco le illustrazioni relative ai tanti fantasiosi modi di piegare i tovaglioli o di sbucciare la frutta. Il Giegher, Bavero di Mosburc e trinciante tedesco in Padova, dedica l'opera a Burcardo Ranzozio, signore di Sasdorf e consigliere tedesco per l'Università dei Signori Legisti di Padova; nella dedicatoria sottolinea come, in onore della naziona tedesca, abbia composto un "Operetta, la quale insegna con modo facilissimo piegare ogni sorte di tovaglioli e tovaglie in molte e leggiadre maniere", aggiungendovi altre due opere intitolate lo Scalco e il Trinciante, già date alle stampe "e hora rinnovate, e'n buona parte ampliate". Sono proprio questi due testi a tramandare la fama di Giegher come esponente dell'illustre tradizione culinaria italiana. L'opera si compone dei seguenti trattati: il trattato delle Piegature; il trattato dello Scalco; il trattato del Trinciante; la Tavola de' nomi delle carni de' Quadrupedi e del modo di trinciarle; la tavola de' nomi e modi di trinciar li Volatili, Pesci e frutti. Brunet II,1588.
GIEGHER, Mattia. Li tre trattati. Padova: Paolo Frambotto, 1639. 4° oblungo. Ritratto dell'autore contenuto in ovale, 48 tavole a piena pagina di cui 2 ripiegate incise all'acquaforte e al bulino (prime 4 carte brunite e con restauri, aloni di umidità, fori di tarlo senza perdita di testo.) Legatura originale in vitello (restauri). Nota di possesso manoscritta di Ferdinando Rajnoldi al frontespizio e su alcune carte. RARA EDIZIONE. Il valore primario dell'opera è dato dall' eccezionalità delle illustrazioni, che al pregio della varietà aggiunge quello della puntuale aderenza ai procedimenti tecnici impliciti nell'arte di allestire mense e di assolvere agli adempimenti che abitualmente vi erano richiesti. Fanno spicco le illustrazioni relative ai tanti fantasiosi modi di piegare i tovaglioli o di sbucciare la frutta. Il Giegher, Bavero di Mosburc e trinciante tedesco in Padova, dedica l'opera a Burcardo Ranzozio, signore di Sasdorf e consigliere tedesco per l'Università dei Signori Legisti di Padova; nella dedicatoria sottolinea come, in onore della naziona tedesca, abbia composto un "Operetta, la quale insegna con modo facilissimo piegare ogni sorte di tovaglioli e tovaglie in molte e leggiadre maniere", aggiungendovi altre due opere intitolate lo Scalco e il Trinciante, già date alle stampe "e hora rinnovate, e'n buona parte ampliate". Sono proprio questi due testi a tramandare la fama di Giegher come esponente dell'illustre tradizione culinaria italiana. L'opera si compone dei seguenti trattati: il trattato delle Piegature; il trattato dello Scalco; il trattato del Trinciante; la Tavola de' nomi delle carni de' Quadrupedi e del modo di trinciarle; la tavola de' nomi e modi di trinciar li Volatili, Pesci e frutti. Brunet II,1588.
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