Beschreibung:

Verdi, Giuseppe (1813-1901) - Il Cigno di Busseto. Bellissima lettera autografa firmata ( giu. 82 ), con busta con indirizzo a., a Giulio Ricordi , il grande editore che, con il sodalizio col "cavallo di razza" Verdi, fece del teatro musicale italiano, oltre che il capitolo di storia della civiltà che tutti conoscono, anche una delle più efficienti macchine da soldi dell'Italia dell'Ottocento. Non per caso, il tenore delle comunicazioni intercorrenti fra idue "soci" è squisitamente economico: pochi giorni fà mi scriveste dicendomi di rispondere all'avvocato Rognoni intorno al progetto della Proprietà Letteraria... - in questi ultimi tempi ho avuto tanto e tanto da fare che mi è stato impossibile studiare e mettermi a giorno di quella operazione. Ditemi voi in poche parole di che si tratta, e cosa vi è da fare?... . Sono gli anni in cui la legislazione del diritto d'autore consente agli artisti, anche in Italia, clamorosi arricchimenti: ma non c'è dubbio che, al riguardo, Verdi sia ancora molto meno a giorno del grande imprenditore musicale! Alla lettera di Verdi (2 pp. piene in-8) è unita una p. di Giuseppina Strepponi (1815-1897), la sua seconda moglie, la celeberrima Peppina dell'agiografia verdiana (e L'Affe.ma Peppina Verdi , infatti, si firma). Molto più attenta dell'illustre consorte, peraltro, a tenersi caro Ricordi non solo per ragioni affettive: I saluti cordiali alla Famiglia e per carità non dimentichi l'illustre Sindaco di Milano perché serva a una parola di raccomandazione al direttore della Banca Nazionale a Roma per Alessandro Calvi. Il nome del Direttore è nella lettera già speditale e che ora mi sfugge dalla mente. Scusi, scusi, scusi