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Auktionsarchiv: Los-Nr. 103

Ruggero Focardi (Firenze 1864

Schätzpreis
28.000 € - 35.000 €
ca. 30.237 $ - 37.796 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 103

Ruggero Focardi (Firenze 1864

Schätzpreis
28.000 € - 35.000 €
ca. 30.237 $ - 37.796 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Ruggero Focardi (Firenze 1864 - Quercianella 1934) DOMENICA CAMPAGNOLA olio su tela, cm 150x300 firmato e datato "1924" in basso a sinistra Provenienza Collezione privata L'opera potrebbe essere a nostro parere identificabile con Domenica Campagnola, un dipinto i cui studi preparatori furono esposti alla Esposizione delle opere d'arte del pittore Ruggero Focardi e dello scultore Alimondo Ciampi alla Galleria d'Arte Cavalensi e Botti nel 1928 (cfr. Esposizione delle opere d'arte del pittore Ruggero Focardi e dello scultore Alimondo Ciampi catalogo della mostra (Galleria d'Arte Cavalensi e Botti, Firenze, 23 febbraio - 12 marzo 1928), Firenze 1928, pp. 10-11) Ruggero Focardi nacque a Firenze il 16 luglio 1864. Proveniente da una famiglia di artisti (sia il padre che il fratello maggiore, Giovanni, erano scultori), si dedicò alla pittura. Esordì nel 1881 alla Royal Academy di Londra, dove viveva il fratello, esponendo le incisioni Pater noster e Un po' d'elemosina per l'amor di Dio! (Franchi, 1903-04, ripr. p. 584), raffigurante un vecchio mendicante. Quest'opera, dal verismo fortemente intriso di intonazioni patetiche e sentimentali, fu scelta l'anno seguente dalla commissione del Circolo artistico di Firenze per una vendita di opere d'arte a favore degli alluvionati del Veneto. In tale occasione il F. venne notato da T. Signorini, membro della commissione; iniziò da quel momento tra i due una solida amicizia e una consuetudine di rapporti, che si estese poi a tutto il gruppo dei macchiaioli toscani, tra i quali G. Fattori, S. Lega, O. Borrani, L. Tommasi, L. Gioli.La prima produzione del F. è condizionata dall'influenza del Signorini, non solo nello studio rigorosamente dal vero e nell'adesione alla poetica della "macchia", ma, soprattutto, nel taglio compositivo e nella descrittività analitica della scena. La maggiore ricchezza cromatica e la tematicá umanitaria lo avvicinano soprattutto ai macchiaioli della seconda generazione, o postmacchiaioli, come E. Ferroni, E. Cecconi e N. Cannicci.Vari i soggetti rappresentati dal F., dai ritratti alle luminose marine di Livorno, agli studi di paesaggio nella varietà di effetti di luce e di condizioni atmosferiche, alle umili vicende di vita agreste e paesana. Con tali opere prese parte a numerose mostre, soprattutto di ambito fiorentino: Atmosfera di pioggia fu esposto alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze nel 1884, mentre Effetto di pioggia e Siesta d'estate vennero presentati nel 1887 nell'ambito della medesima rassegna, alla quale il F. prese spesso parte anche in seguito; con Il gioco delle bocce (Firenze, Galleria d'arte moderna) partecipò all'Esposizione universale di Parigi del 1889 e con Vita campagnola al premio Baruzzi di Bologna del 1894; due anni dopo, inoltre, Il mercato di Settignano (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna) fu premiato alla mostra della Promotrice di Firenze.Nel 1901 il F. partecipò al concorso indetto da Alinari per l'illustrazione della Commedia, rappresentando il canto XXXIII del Purgatorio, che sembra segnare una svolta nel suo stile, sia per il soggetto preraffaelita, sia per la tecnica, ispirata alla pittura divisionista di Gaetano Previati Il punto di contatto con tale diverso ambiente artistico sembra rappresentato dal pittore livornese Plinio Nomellini con il quale il l’artista condivise innumerevoli iniziative, in campo artistico ed espositivo (si veda il Ritratto del pittore Nomellini, esposto nel 1921 alla prima Biennale romana, che, insieme alla Testa di vecchio, dal 1921 al Museo d'arte italiana di Lima, in Perù, è una delle sue rare sculture). I contatti con il divisionismo non lasciarono tuttavia profonde tracce nel linguaggio figurativo del Focardi, che per tutta la vita rimase stanzialmente fedele alla pittura di paesaggio e al bozzetto, al motivo lirico e familiare.Alla sua attività di pittore, affiancò una brillante e dinamica attività di organizzatore, polemista e divulgatore, a difesa della pittura "di ma

Auktionsarchiv: Los-Nr. 103
Auktion:
Datum:
23.11.2016
Auktionshaus:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italien
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Ruggero Focardi (Firenze 1864 - Quercianella 1934) DOMENICA CAMPAGNOLA olio su tela, cm 150x300 firmato e datato "1924" in basso a sinistra Provenienza Collezione privata L'opera potrebbe essere a nostro parere identificabile con Domenica Campagnola, un dipinto i cui studi preparatori furono esposti alla Esposizione delle opere d'arte del pittore Ruggero Focardi e dello scultore Alimondo Ciampi alla Galleria d'Arte Cavalensi e Botti nel 1928 (cfr. Esposizione delle opere d'arte del pittore Ruggero Focardi e dello scultore Alimondo Ciampi catalogo della mostra (Galleria d'Arte Cavalensi e Botti, Firenze, 23 febbraio - 12 marzo 1928), Firenze 1928, pp. 10-11) Ruggero Focardi nacque a Firenze il 16 luglio 1864. Proveniente da una famiglia di artisti (sia il padre che il fratello maggiore, Giovanni, erano scultori), si dedicò alla pittura. Esordì nel 1881 alla Royal Academy di Londra, dove viveva il fratello, esponendo le incisioni Pater noster e Un po' d'elemosina per l'amor di Dio! (Franchi, 1903-04, ripr. p. 584), raffigurante un vecchio mendicante. Quest'opera, dal verismo fortemente intriso di intonazioni patetiche e sentimentali, fu scelta l'anno seguente dalla commissione del Circolo artistico di Firenze per una vendita di opere d'arte a favore degli alluvionati del Veneto. In tale occasione il F. venne notato da T. Signorini, membro della commissione; iniziò da quel momento tra i due una solida amicizia e una consuetudine di rapporti, che si estese poi a tutto il gruppo dei macchiaioli toscani, tra i quali G. Fattori, S. Lega, O. Borrani, L. Tommasi, L. Gioli.La prima produzione del F. è condizionata dall'influenza del Signorini, non solo nello studio rigorosamente dal vero e nell'adesione alla poetica della "macchia", ma, soprattutto, nel taglio compositivo e nella descrittività analitica della scena. La maggiore ricchezza cromatica e la tematicá umanitaria lo avvicinano soprattutto ai macchiaioli della seconda generazione, o postmacchiaioli, come E. Ferroni, E. Cecconi e N. Cannicci.Vari i soggetti rappresentati dal F., dai ritratti alle luminose marine di Livorno, agli studi di paesaggio nella varietà di effetti di luce e di condizioni atmosferiche, alle umili vicende di vita agreste e paesana. Con tali opere prese parte a numerose mostre, soprattutto di ambito fiorentino: Atmosfera di pioggia fu esposto alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze nel 1884, mentre Effetto di pioggia e Siesta d'estate vennero presentati nel 1887 nell'ambito della medesima rassegna, alla quale il F. prese spesso parte anche in seguito; con Il gioco delle bocce (Firenze, Galleria d'arte moderna) partecipò all'Esposizione universale di Parigi del 1889 e con Vita campagnola al premio Baruzzi di Bologna del 1894; due anni dopo, inoltre, Il mercato di Settignano (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna) fu premiato alla mostra della Promotrice di Firenze.Nel 1901 il F. partecipò al concorso indetto da Alinari per l'illustrazione della Commedia, rappresentando il canto XXXIII del Purgatorio, che sembra segnare una svolta nel suo stile, sia per il soggetto preraffaelita, sia per la tecnica, ispirata alla pittura divisionista di Gaetano Previati Il punto di contatto con tale diverso ambiente artistico sembra rappresentato dal pittore livornese Plinio Nomellini con il quale il l’artista condivise innumerevoli iniziative, in campo artistico ed espositivo (si veda il Ritratto del pittore Nomellini, esposto nel 1921 alla prima Biennale romana, che, insieme alla Testa di vecchio, dal 1921 al Museo d'arte italiana di Lima, in Perù, è una delle sue rare sculture). I contatti con il divisionismo non lasciarono tuttavia profonde tracce nel linguaggio figurativo del Focardi, che per tutta la vita rimase stanzialmente fedele alla pittura di paesaggio e al bozzetto, al motivo lirico e familiare.Alla sua attività di pittore, affiancò una brillante e dinamica attività di organizzatore, polemista e divulgatore, a difesa della pittura "di ma

Auktionsarchiv: Los-Nr. 103
Auktion:
Datum:
23.11.2016
Auktionshaus:
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Borgo degli Albizi 26
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50122 Firenze
Italien
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+39 055 2340888
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