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Auktionsarchiv: Los-Nr. 149

Robert Rauschenberg Getone (Spring 1988 Glut)

Schätzpreis
400.000 € - 600.000 €
ca. 452.443 $ - 678.665 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 149

Robert Rauschenberg Getone (Spring 1988 Glut)

Schätzpreis
400.000 € - 600.000 €
ca. 452.443 $ - 678.665 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Robert Rauschenberg Getone (Spring 1988 Glut) Firmato Rauschenberg sul retro Metallo ritrovato cm 71,1x127x24,1 Eseguito nel 1988 Titolo sul retro Iscrizione sul retro: 88.56 Provenienza: Private Corporation, Svezia; Studio Morra, Napoli (come da etichetta sul retro); Collezione privata, Napoli Esposizioni: Rauschenberg – Sculpture and Paintings, Heiland Wetterling Gallery, Göteborg, Svezia, 6 ottobre - 20 novembre, 1988. Illustrato in catalogo (pagina senza numero); Rauschenberg, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea - Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 29 febbraio - 6 giugno, 2004. Catalogo della mostra. Presentazione a cura di Gaetano Steriele, Pier Giorgio Dall’ Acqua, Alfredo Santini, Sergio Lenzi, Franco Farina, Alberto Ronchi and Andrea Buzzoni. Interventi di Susan Davidson e Julia Blaut. Intervista con Robert Rauschenberg Mario Codognato e Mirta d’Argenzio. Illustrato, pagina 173, n. 67; Robert Rauschenberg Gluts, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, 30 maggio - 20 settembre, 2009. Catalogo della mostra. Prefazione di Richard Armstrong e Philip Rylands, accorgimenti di Susan Davidson e David White saggi di Susan Davidson e Mimi Thompson; Robert Rauschenberg Gluts, Museum Tinguely, Basel, Switzerland, 14 ottobre 2009 - 17 gennaio 2010. Illustrato in catalogo, pagina 53; Robert Rauschenberg Gluts, Guggenheim Bilbao, Bilbao, Spagna, 12 febbraio - 12 settembre, 2010. Illustrato in catalogo, pagina 55; Robert Rauschenberg Gluts, Villa Panza, Varese, 14 ottobre, 2010 - 27 febbraio, 2011. Illustrato in catalogo, pagina 51 Si ringrazia Gina C. Guy della Robert Rauschenberg Foundation, New York, per aver confermato per email l'autenticità dell'opera e per l'aiuto nella compilazione di questa scheda Tra i più importanti esponenti del New Dada e padre della Pop Art, Robert Rauschenberg è stato uno dei primi a dimostrare grande attenzione per il quotidiano in tutti i suoi aspetti, anche quelli più semplici elevandoli, attraverso la realizzazione di grandi composizioni con assemblaggi di oggetti ritrovati, ad opera d’arte. Anche grazie a questa pratica diviene il punto di riferimento di un gran numero di artisti a lui successivi che ancora oggi si ispirano alla sua opera e ne sono influenzati. Rauschenberg durante il suo percorso artistico si dedica con particolare interesse all'esplorazione delle proprietà visive e fisiche dei metalli, indagandone le caratteristiche formali e le proprietà estetiche. Nascono così i Glut, sculture realizzate con l’assemblaggio di cartelli stradali, insegne pubblicitarie e altri oggetti metallici recuperati in cumuli di rifiuti urbani che rappresentano uno dei punti più interessanti della sua ricerca. Inizialmente l’artista parte con gli oggetti ritrovati in Texas, sua terra d’origine, per poi estendere la ricerca agli stati che visita durante i suoi numerosi viaggi, tra cui soprattutto l’Italia dove spesso si reca invitato ad esporre nella galleria di Lucio Amelio a Napoli. Glut letteralmente significa “eccesso”, ed è proprio l’eccesso moderno che Rauschenberg vuole rappresentare. Tuttavia la sua posizione non è né politica, né polemica: l’artista ha infatti dichiarato che ciò che le sue opere devono realmente fare è “offrire alle persone l'esperienza di guardare le cose in relazione alle loro molteplici possibilità"[1] . Tuttavia nei Gluts non è da rintracciare un’estetica del rifiuto, ma la volontà di creare un tipo di arte antielitaria, come l’artista stesso ha affermato in un intervista: “Ho sempre avuto una passione per le cose comuni, e ho sempre avversato la ricerca dell’esclusivo”[2]. La scultura museale qui presentata è uno dei più riusciti Gluts mai realizzati da Rauschenberg - come lo stesso artista dichiarava al proprietario dell’opera durante l’inaugurazione della sua mostra personale a Palazzo dei Diamanti a Ferrara nel 2004 - e, oltre a vantare un invidiabile curriculum espositivo, è particolarmente interessante per l’utilizzo dell’iconico cartellone che negli anni

Auktionsarchiv: Los-Nr. 149
Auktion:
Datum:
26.05.2016
Auktionshaus:
Casa d'Aste Blindarte
Via Caio Duilio 4d/10
80125 Napoli
Italien
info@blindarte.com
+39 081 2395261
+39 081 5935042
Beschreibung:

Robert Rauschenberg Getone (Spring 1988 Glut) Firmato Rauschenberg sul retro Metallo ritrovato cm 71,1x127x24,1 Eseguito nel 1988 Titolo sul retro Iscrizione sul retro: 88.56 Provenienza: Private Corporation, Svezia; Studio Morra, Napoli (come da etichetta sul retro); Collezione privata, Napoli Esposizioni: Rauschenberg – Sculpture and Paintings, Heiland Wetterling Gallery, Göteborg, Svezia, 6 ottobre - 20 novembre, 1988. Illustrato in catalogo (pagina senza numero); Rauschenberg, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea - Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 29 febbraio - 6 giugno, 2004. Catalogo della mostra. Presentazione a cura di Gaetano Steriele, Pier Giorgio Dall’ Acqua, Alfredo Santini, Sergio Lenzi, Franco Farina, Alberto Ronchi and Andrea Buzzoni. Interventi di Susan Davidson e Julia Blaut. Intervista con Robert Rauschenberg Mario Codognato e Mirta d’Argenzio. Illustrato, pagina 173, n. 67; Robert Rauschenberg Gluts, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, 30 maggio - 20 settembre, 2009. Catalogo della mostra. Prefazione di Richard Armstrong e Philip Rylands, accorgimenti di Susan Davidson e David White saggi di Susan Davidson e Mimi Thompson; Robert Rauschenberg Gluts, Museum Tinguely, Basel, Switzerland, 14 ottobre 2009 - 17 gennaio 2010. Illustrato in catalogo, pagina 53; Robert Rauschenberg Gluts, Guggenheim Bilbao, Bilbao, Spagna, 12 febbraio - 12 settembre, 2010. Illustrato in catalogo, pagina 55; Robert Rauschenberg Gluts, Villa Panza, Varese, 14 ottobre, 2010 - 27 febbraio, 2011. Illustrato in catalogo, pagina 51 Si ringrazia Gina C. Guy della Robert Rauschenberg Foundation, New York, per aver confermato per email l'autenticità dell'opera e per l'aiuto nella compilazione di questa scheda Tra i più importanti esponenti del New Dada e padre della Pop Art, Robert Rauschenberg è stato uno dei primi a dimostrare grande attenzione per il quotidiano in tutti i suoi aspetti, anche quelli più semplici elevandoli, attraverso la realizzazione di grandi composizioni con assemblaggi di oggetti ritrovati, ad opera d’arte. Anche grazie a questa pratica diviene il punto di riferimento di un gran numero di artisti a lui successivi che ancora oggi si ispirano alla sua opera e ne sono influenzati. Rauschenberg durante il suo percorso artistico si dedica con particolare interesse all'esplorazione delle proprietà visive e fisiche dei metalli, indagandone le caratteristiche formali e le proprietà estetiche. Nascono così i Glut, sculture realizzate con l’assemblaggio di cartelli stradali, insegne pubblicitarie e altri oggetti metallici recuperati in cumuli di rifiuti urbani che rappresentano uno dei punti più interessanti della sua ricerca. Inizialmente l’artista parte con gli oggetti ritrovati in Texas, sua terra d’origine, per poi estendere la ricerca agli stati che visita durante i suoi numerosi viaggi, tra cui soprattutto l’Italia dove spesso si reca invitato ad esporre nella galleria di Lucio Amelio a Napoli. Glut letteralmente significa “eccesso”, ed è proprio l’eccesso moderno che Rauschenberg vuole rappresentare. Tuttavia la sua posizione non è né politica, né polemica: l’artista ha infatti dichiarato che ciò che le sue opere devono realmente fare è “offrire alle persone l'esperienza di guardare le cose in relazione alle loro molteplici possibilità"[1] . Tuttavia nei Gluts non è da rintracciare un’estetica del rifiuto, ma la volontà di creare un tipo di arte antielitaria, come l’artista stesso ha affermato in un intervista: “Ho sempre avuto una passione per le cose comuni, e ho sempre avversato la ricerca dell’esclusivo”[2]. La scultura museale qui presentata è uno dei più riusciti Gluts mai realizzati da Rauschenberg - come lo stesso artista dichiarava al proprietario dell’opera durante l’inaugurazione della sua mostra personale a Palazzo dei Diamanti a Ferrara nel 2004 - e, oltre a vantare un invidiabile curriculum espositivo, è particolarmente interessante per l’utilizzo dell’iconico cartellone che negli anni

Auktionsarchiv: Los-Nr. 149
Auktion:
Datum:
26.05.2016
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