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Auktionsarchiv: Los-Nr. 0171

MICHELANGELO MERISI, IL CARAVAGGIO (1571 - 1610)

Schätzpreis
40.000 € - 60.000 €
ca. 48.446 $ - 72.669 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 0171

MICHELANGELO MERISI, IL CARAVAGGIO (1571 - 1610)

Schätzpreis
40.000 € - 60.000 €
ca. 48.446 $ - 72.669 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

MICHELANGELO MERISI, IL CARAVAGGIO (1571 - 1610) Cerchia di. S. Francesco in meditazione. 93 x 115.5 cm Olio su tela Tipologia oggetto Opere su tela/tavola Dipartimento ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Periodo Arte antica Opera notificata con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Firenze, 27 febbraio 2017. Bibliografia: M. Marubbi, in "Da Lotto a Caravaggio. La collezione e le ricerche di Roberto Longhi (a cura di Mina Gregori e Maria Cristina Bandera)", Marsilio, Venezia, 2016, p. 97. M. Marubbi, Il San Francesco in preghiera di Caravaggio e i suoi doppi, in Atti delle giornate di studi. Caravaggio e i suoi. Palazzo Museo del Monte in Monte Santa Tiberina, 8-9 ottobre 2016 (a cura di Pierluigi Carofano), Pisa, Istos Edizioni, 2018, pp. 141-150. L'opera esaminata è una copia coeva con varianti della tela conservata al Museo di Ala Ponzone a Cremona, eseguita probabilmente a Roma nel 1606, prima della partenza del Merisi in direzione dei feudi laziali, Napoli e Malta. Tuttavia ancora oggi non sono note le circostanze dell'esecuzione del dipinto di Cremona, e rimangono ancora incerte le notizie concernenti la provenienza e i passaggi ereditari dell'opera, sebbene ipotizzati da recenti studi. Sappiamo che l'originale del Merisi compare tra i beni del Monsignor Benedetto Ala, Governatore di Roma dal 1604 al 1610, e che per via ereditaria pervenne al marchese Filippo Ala Ponzone che nel 1879 lo donò alla città di Cremona. Ad oggi si ignora la data precisa in cui il Governatore Ala sia entrato in possesso dell'opera, come non sono noti l'autore e la circostanza di esecuzione della copia in esame, ma è lecito pensare che sia avvenuto entro il 1610, anno di morte del Caravaggio e anche anno della nomina del Monsignor Ala a vescovo di Urbino, dove si trasferì dal 1610 al 1620, anno della sua morte. A seguito del decesso del Governatore il dipinto raggiunse il territorio cremasco e probabilmente, in un momento imprecisato, venne depositato nel monastero cistercense femminile di Santa Maria in Monte Oliveto a Castell'Arquato, come la scritta antica "Con[ventus] S[anc]ti Fran[cis]ci" presente a tergo del telaio dell'originale sta a designare. Fu in quel momento che venne eseguita l'unica copia che fino ad oggi era nota, conservata nel Museo della Collegiata di Castell'Arquato in provincia di Piacenza, di qualità andante e di dimensioni ridotte, realizzata con un fine meramente iconografico a scopo devozionale. E' quindi ancora da ricostruire con precisione la storia della presente replica, anche se tali congiunture la portano a costituire una rara ed unica testimonianza del precoce interesse per un'opera del Caravaggio all'epoca pressochè sconosciuta poichè non esposta in luogo pubblico.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 0171
Auktion:
Datum:
15.12.2020
Auktionshaus:
Capitolium Art
Via C.Cattaneo n. 55
25121 Brescia
Italien
info@capitoliumart.it
+39 030 2072256
+39 030 2054269
Beschreibung:

MICHELANGELO MERISI, IL CARAVAGGIO (1571 - 1610) Cerchia di. S. Francesco in meditazione. 93 x 115.5 cm Olio su tela Tipologia oggetto Opere su tela/tavola Dipartimento ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO Periodo Arte antica Opera notificata con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Firenze, 27 febbraio 2017. Bibliografia: M. Marubbi, in "Da Lotto a Caravaggio. La collezione e le ricerche di Roberto Longhi (a cura di Mina Gregori e Maria Cristina Bandera)", Marsilio, Venezia, 2016, p. 97. M. Marubbi, Il San Francesco in preghiera di Caravaggio e i suoi doppi, in Atti delle giornate di studi. Caravaggio e i suoi. Palazzo Museo del Monte in Monte Santa Tiberina, 8-9 ottobre 2016 (a cura di Pierluigi Carofano), Pisa, Istos Edizioni, 2018, pp. 141-150. L'opera esaminata è una copia coeva con varianti della tela conservata al Museo di Ala Ponzone a Cremona, eseguita probabilmente a Roma nel 1606, prima della partenza del Merisi in direzione dei feudi laziali, Napoli e Malta. Tuttavia ancora oggi non sono note le circostanze dell'esecuzione del dipinto di Cremona, e rimangono ancora incerte le notizie concernenti la provenienza e i passaggi ereditari dell'opera, sebbene ipotizzati da recenti studi. Sappiamo che l'originale del Merisi compare tra i beni del Monsignor Benedetto Ala, Governatore di Roma dal 1604 al 1610, e che per via ereditaria pervenne al marchese Filippo Ala Ponzone che nel 1879 lo donò alla città di Cremona. Ad oggi si ignora la data precisa in cui il Governatore Ala sia entrato in possesso dell'opera, come non sono noti l'autore e la circostanza di esecuzione della copia in esame, ma è lecito pensare che sia avvenuto entro il 1610, anno di morte del Caravaggio e anche anno della nomina del Monsignor Ala a vescovo di Urbino, dove si trasferì dal 1610 al 1620, anno della sua morte. A seguito del decesso del Governatore il dipinto raggiunse il territorio cremasco e probabilmente, in un momento imprecisato, venne depositato nel monastero cistercense femminile di Santa Maria in Monte Oliveto a Castell'Arquato, come la scritta antica "Con[ventus] S[anc]ti Fran[cis]ci" presente a tergo del telaio dell'originale sta a designare. Fu in quel momento che venne eseguita l'unica copia che fino ad oggi era nota, conservata nel Museo della Collegiata di Castell'Arquato in provincia di Piacenza, di qualità andante e di dimensioni ridotte, realizzata con un fine meramente iconografico a scopo devozionale. E' quindi ancora da ricostruire con precisione la storia della presente replica, anche se tali congiunture la portano a costituire una rara ed unica testimonianza del precoce interesse per un'opera del Caravaggio all'epoca pressochè sconosciuta poichè non esposta in luogo pubblico.

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Datum:
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