Auktionsarchiv: Los-Nr. 114

Gaetano Lapis

Schätzpreis
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Matita e biacca su carta, mm. 369x259 Marchio Collezione GM. Filigrana assente. Storia Collezione privata, Firenze “Questo rarissimo foglio pare essere l’unico progetto a noi pervenuto del Lapis. Il disegno è certamente un primo studio “finito” per la pala d’altare raffigurante S. Cornelio Papa tra le SS. Artemia e Januaria del 1737 e differisce dalla stesura finale nella figura del Pontefice, che si presenta assiso nel disegno e stante nella pala; nella croce pastorale portata in maniera diversa nel disegno rispetto al dipinto; nelle due Sante che nel disegno recano in braccio oggetti diversi. L’impianto però rimane chiaramente il medesimo, sia nella “compositio” che nel rapporto fra primo piano e sfondo. L’angelo raffigurato, in parte, in alto a destra del disegno sopra la base della colonna, nella stesura finale è sostituito dal parziale di un tendaggio, mentre sia la base della colonna che le posture delle Sante restano le medesime, così come l’ideazione compositiva compresi i rapporti spaziali e l’asse che unisce le due Sante. Il segno veloce e spigliato, l’algida esecuzione avvicinano coerentemente il disegno alla pala d’altare che, come del resto il nostro foglio, conserva la teatrale convenzionalità del primo studio [...]. P.P.Q. Bibliografia Il disegno come genesi della pittura, a cura di Pier Paolo Quieto, prefazione di Denis Mahon, saggi di Anna Forlani Tempesti, Concetto Nicosia e Pier Paolo Quieto, Edifir Edizioni, Firenze, 2004, pp. 258, 259.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 114
Beschreibung:

Matita e biacca su carta, mm. 369x259 Marchio Collezione GM. Filigrana assente. Storia Collezione privata, Firenze “Questo rarissimo foglio pare essere l’unico progetto a noi pervenuto del Lapis. Il disegno è certamente un primo studio “finito” per la pala d’altare raffigurante S. Cornelio Papa tra le SS. Artemia e Januaria del 1737 e differisce dalla stesura finale nella figura del Pontefice, che si presenta assiso nel disegno e stante nella pala; nella croce pastorale portata in maniera diversa nel disegno rispetto al dipinto; nelle due Sante che nel disegno recano in braccio oggetti diversi. L’impianto però rimane chiaramente il medesimo, sia nella “compositio” che nel rapporto fra primo piano e sfondo. L’angelo raffigurato, in parte, in alto a destra del disegno sopra la base della colonna, nella stesura finale è sostituito dal parziale di un tendaggio, mentre sia la base della colonna che le posture delle Sante restano le medesime, così come l’ideazione compositiva compresi i rapporti spaziali e l’asse che unisce le due Sante. Il segno veloce e spigliato, l’algida esecuzione avvicinano coerentemente il disegno alla pala d’altare che, come del resto il nostro foglio, conserva la teatrale convenzionalità del primo studio [...]. P.P.Q. Bibliografia Il disegno come genesi della pittura, a cura di Pier Paolo Quieto, prefazione di Denis Mahon, saggi di Anna Forlani Tempesti, Concetto Nicosia e Pier Paolo Quieto, Edifir Edizioni, Firenze, 2004, pp. 258, 259.

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