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Auktionsarchiv: Los-Nr. 599

Marcolini Francesco

Schätzpreis
5.000 € - 10.000 €
ca. 5.606 $ - 11.213 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 599

Marcolini Francesco

Schätzpreis
5.000 € - 10.000 €
ca. 5.606 $ - 11.213 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Marcolini Francesco Le ingeniose Sorti composte per Francesco Marcolini da Forlì. Intitulate Giardino di Pensieri. Novamente Ristampate, e in Novo et Bellissimo Ordine Riformate. (Al colophon:) In Venetia: per Francesco Marcolino da Forlì, 1550. In folio (mm 300x200). Pagine 157 [i.e. 207], [1]. Frontespizio allegorico inciso in legno, al verso del frontespizio ritratto del Marcolini entro raffinata bordura architettonica, il tutto inciso in rame. Numerose vignette xilografiche e centinaia di piccoli legni raffiguranti carte da gioco e tarocchi. Strappi restaurati al frontespizio e a poche carte, piccola lacuna restaurata con perdita d'inciso alla carta LL2, carte LL2-LL3 rimarginate, rinforzi al margine esterno delle carte F2-F3, piccoli restauri e rinforzi ai margini di altre carte, tracce di sporco pi˜ù evidenti alle prime e alle ultime due carte. Legatura ottocentesca in mezza pelle, titoli in oro al dorso. Alla carta di guardia applicata incisione in rame settecentesca raffigurante Giuseppe Porta considerato uno dei possibili incisori dei legni. Seconda e definitiva edizione che segue la princeps del 1540, dedicata al duca di Ferrara. "La sopradescritta edizione sebbene sia meno rara della prima, tuttavolta ˜è ricercata a preferenza, specialmente in Francia, pel migliore ordine dato all'opera dall'Autore" (Casali). Sempre il Casali, basandosi su una lettera indirizzata a Francesco Sansovino da Lodovico Dolce, attribuisce a quest'ultimo la versione in terzine delle risposte. "Nel 1540 (e poi, di nuovo, nel 1550) [Francesco Marcolini] pubblica Le sorti intitulate giardino dei pensieri, un'opera per molti aspetti simile al Triompho di Fortuna del Fanti. Anche qui siamo davanti a un libro/gioco, il cui uso prevede una combinazione di scelta (si sceglierà uno dei quesiti previsti, di cui 13 riservati agli uomini, 13 alle donne e 24 agli uni e alle altre) e di caso (si pescherà da un mazzo di carte). Ogni giocatore viene cos˜ì guidato per un percorso, fatto di parole e immagini, che lo condurrà al responso finale: una terzina, che ˜è inserita, come si vedrà, entro una complessa trama di associazioni, concettuali e iconografiche. Il gioco produce dunque, anche qui, un testo, o meglio un frammento testuale variamente combinabile con altri; questo libro/gioco, si diceva, ˜è anche il luogo di tutte le storie possibili. Ritroviamo quindi la topica paradossale, la compresenza di tesi contrarie [...]. L'opera del Marcolini chiarisce bene il rapporto circolare, di riuso, che si instaura fra gioco e letteratura: i quesiti sull'amore e sulla donna sono da un lato legati all'antica tradizione dei "dubbi" e delle corti d'amore, dall'altro sono gli stessi che, proprio in quegli anni, alimentano una letteratura destinata a notevole fortuna editoriale. Le Sorti del Marcolini ci propongono anche una straordinaria galleria d'immagini: si potrebbe parlare di un dizionario iconologico che precede di decenni quello del Ripa, se non che le immagini del Marcolini non sono semplicemente accostate entro un ordine fisso e arbitrario (quale ˜è appunto quello alfabetico), ma sono inserite, come si accennava, entro una trama di relazioni, che le rende pronte al gioco combinatorio. Cos˜ì ad esempio il Matrimonio ˜è rappresentato da una figura maschile con i piedi incatenati a un giogo, e associato con necessità, piacere, esperienza e pentimento; le immagini dei filosofi, inoltre, accompagnano le immagini dei concetti astratti, che corrispondono alle varie vicende, e situazioni della vita (alla Verità segue Polomone, al Matrimonio Ferecide, alla Vittoria Biante, e cos˜ì via): una specie, dunque di teatro della memoria, la cui struttura meriterebbe di essere studiata; l'influenza del Camillo era del resto molto viva nell'ambiente del Marcolini, fra i suoi pi˜ù stretti collaboratori: l'Aretino, il Doni, come si diceva, ma bisognerà ricordare anche Sebastiano Serlio delle cui Regole di Architettura il Marcolini dà una splendida edizione. Questo libro/gioco

Auktionsarchiv: Los-Nr. 599
Auktion:
Datum:
22.06.2015 - 23.06.2015
Auktionshaus:
Libro Philobiblon S.r.l.
Via Antonio Bertoloni 45
00197 Roma
Italien
info@philobiblon.org
+39 06 45555970
Beschreibung:

Marcolini Francesco Le ingeniose Sorti composte per Francesco Marcolini da Forlì. Intitulate Giardino di Pensieri. Novamente Ristampate, e in Novo et Bellissimo Ordine Riformate. (Al colophon:) In Venetia: per Francesco Marcolino da Forlì, 1550. In folio (mm 300x200). Pagine 157 [i.e. 207], [1]. Frontespizio allegorico inciso in legno, al verso del frontespizio ritratto del Marcolini entro raffinata bordura architettonica, il tutto inciso in rame. Numerose vignette xilografiche e centinaia di piccoli legni raffiguranti carte da gioco e tarocchi. Strappi restaurati al frontespizio e a poche carte, piccola lacuna restaurata con perdita d'inciso alla carta LL2, carte LL2-LL3 rimarginate, rinforzi al margine esterno delle carte F2-F3, piccoli restauri e rinforzi ai margini di altre carte, tracce di sporco pi˜ù evidenti alle prime e alle ultime due carte. Legatura ottocentesca in mezza pelle, titoli in oro al dorso. Alla carta di guardia applicata incisione in rame settecentesca raffigurante Giuseppe Porta considerato uno dei possibili incisori dei legni. Seconda e definitiva edizione che segue la princeps del 1540, dedicata al duca di Ferrara. "La sopradescritta edizione sebbene sia meno rara della prima, tuttavolta ˜è ricercata a preferenza, specialmente in Francia, pel migliore ordine dato all'opera dall'Autore" (Casali). Sempre il Casali, basandosi su una lettera indirizzata a Francesco Sansovino da Lodovico Dolce, attribuisce a quest'ultimo la versione in terzine delle risposte. "Nel 1540 (e poi, di nuovo, nel 1550) [Francesco Marcolini] pubblica Le sorti intitulate giardino dei pensieri, un'opera per molti aspetti simile al Triompho di Fortuna del Fanti. Anche qui siamo davanti a un libro/gioco, il cui uso prevede una combinazione di scelta (si sceglierà uno dei quesiti previsti, di cui 13 riservati agli uomini, 13 alle donne e 24 agli uni e alle altre) e di caso (si pescherà da un mazzo di carte). Ogni giocatore viene cos˜ì guidato per un percorso, fatto di parole e immagini, che lo condurrà al responso finale: una terzina, che ˜è inserita, come si vedrà, entro una complessa trama di associazioni, concettuali e iconografiche. Il gioco produce dunque, anche qui, un testo, o meglio un frammento testuale variamente combinabile con altri; questo libro/gioco, si diceva, ˜è anche il luogo di tutte le storie possibili. Ritroviamo quindi la topica paradossale, la compresenza di tesi contrarie [...]. L'opera del Marcolini chiarisce bene il rapporto circolare, di riuso, che si instaura fra gioco e letteratura: i quesiti sull'amore e sulla donna sono da un lato legati all'antica tradizione dei "dubbi" e delle corti d'amore, dall'altro sono gli stessi che, proprio in quegli anni, alimentano una letteratura destinata a notevole fortuna editoriale. Le Sorti del Marcolini ci propongono anche una straordinaria galleria d'immagini: si potrebbe parlare di un dizionario iconologico che precede di decenni quello del Ripa, se non che le immagini del Marcolini non sono semplicemente accostate entro un ordine fisso e arbitrario (quale ˜è appunto quello alfabetico), ma sono inserite, come si accennava, entro una trama di relazioni, che le rende pronte al gioco combinatorio. Cos˜ì ad esempio il Matrimonio ˜è rappresentato da una figura maschile con i piedi incatenati a un giogo, e associato con necessità, piacere, esperienza e pentimento; le immagini dei filosofi, inoltre, accompagnano le immagini dei concetti astratti, che corrispondono alle varie vicende, e situazioni della vita (alla Verità segue Polomone, al Matrimonio Ferecide, alla Vittoria Biante, e cos˜ì via): una specie, dunque di teatro della memoria, la cui struttura meriterebbe di essere studiata; l'influenza del Camillo era del resto molto viva nell'ambiente del Marcolini, fra i suoi pi˜ù stretti collaboratori: l'Aretino, il Doni, come si diceva, ma bisognerà ricordare anche Sebastiano Serlio delle cui Regole di Architettura il Marcolini dà una splendida edizione. Questo libro/gioco

Auktionsarchiv: Los-Nr. 599
Auktion:
Datum:
22.06.2015 - 23.06.2015
Auktionshaus:
Libro Philobiblon S.r.l.
Via Antonio Bertoloni 45
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Italien
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