LUCERNA, ROMA, 1810 CIRCA, ARGENTIERE GIUSEPPE (LUIGI PIETRO) VALADIER fusto in bronzo a patina scura raffigurante figura maschile in abiti dell'antico Egitto reggente un vassoieto. Sulla testa, da un elemnto a fiore, si diparte la ventola, al collo della scultura si trova la coppa porta olio in argento recante i punzoni dell'argentiere, alt. cm 59, completa di due attrezzi privi di bolli. La lucerna rientra nel gusto "retour d'Egypte" in voga all'inizio dell'Ottocento a seguito della campagna napoleonica in Egitto (1798-1801). Giuseppe Valadier nacque a Roma nel 1762. Il padre, Luigi, fu un importante orafo attivo per le più notabili famiglie romane e per la corte papale e presso la bottega di via del Babuino dal 1786 Giuseppe compì il suo apprendistato da argentiere fino ad essere menzionato, da 1788, nella stessa bottega, come maestro argentiere. Il bollo usato sugli oggetti di sua produzione sarà lo stesso del padre Pietro. Provenienza Collezione privata romana Bibliografia di confronto C. G. Bulgari, Argentieri, Gemmari e Orafi d'Italia, volume II, parte prima, Roma, 1980, p. 495, n. 1055. V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'Ottocento, volume secondo, punzoni di argentieri italiani, Milano, 1989, p. 365, n. 2790.
LUCERNA, ROMA, 1810 CIRCA, ARGENTIERE GIUSEPPE (LUIGI PIETRO) VALADIER fusto in bronzo a patina scura raffigurante figura maschile in abiti dell'antico Egitto reggente un vassoieto. Sulla testa, da un elemnto a fiore, si diparte la ventola, al collo della scultura si trova la coppa porta olio in argento recante i punzoni dell'argentiere, alt. cm 59, completa di due attrezzi privi di bolli. La lucerna rientra nel gusto "retour d'Egypte" in voga all'inizio dell'Ottocento a seguito della campagna napoleonica in Egitto (1798-1801). Giuseppe Valadier nacque a Roma nel 1762. Il padre, Luigi, fu un importante orafo attivo per le più notabili famiglie romane e per la corte papale e presso la bottega di via del Babuino dal 1786 Giuseppe compì il suo apprendistato da argentiere fino ad essere menzionato, da 1788, nella stessa bottega, come maestro argentiere. Il bollo usato sugli oggetti di sua produzione sarà lo stesso del padre Pietro. Provenienza Collezione privata romana Bibliografia di confronto C. G. Bulgari, Argentieri, Gemmari e Orafi d'Italia, volume II, parte prima, Roma, 1980, p. 495, n. 1055. V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'Ottocento, volume secondo, punzoni di argentieri italiani, Milano, 1989, p. 365, n. 2790.
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