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Auktionsarchiv: Los-Nr. 466

Lot of 7 works of ethnography and linguistics

Schätzpreis
600 € - 700 €
ca. 711 $ - 829 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 466

Lot of 7 works of ethnography and linguistics

Schätzpreis
600 € - 700 €
ca. 711 $ - 829 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

CRISPI, Giuseppe. Memoria sulla lingua albanese: di cui se ne dimostra l'indole primordiale e se ne rintraccia la rimota antichita sino ai pelasghi ai frigj ai macedoni e agli eoli primitivi, che la costituisce in gran parte madre della lingua greca. Palermo, Lorenzo Dato, 1831 8vo, 186x122 mm, legatura in mezza pelle e cartonato marmorizzato. Titolo e fregi in oro al dorso. Pp. 76. Testo in italiano e multilingue (greco, albanese, antico dialetto frigio). Buon esemplare. Memoria sulla storia e le radici della lingua albanese redatta dal filologo e sacerdote italiano di discendenza Arbëresh Giuseppe Crispi. L’opera vuole rintracciare l’antichità e la diffusione della lingua albanese in tempi remoti ed antichi, rintracciando nella lingua greca, già dagli scritti di Omero, moltissimi idiomi e vocaboli del tutto simili a quelli parlati nell’area abitata da popoli antichi nell’area geografica dove oggi si estende grossomodo l’Albania. Ulteriori esempi, sono quelli riferibili per la lingua frigia. La lingua albanese si ricollega dunque alla lingua frigia e a quella pelasgica e di conseguenza con la macedonica, per il fatto che molte usanze macedoniche risalgono allo stile frigio e non pochi nomi geografici della Macedonia sono gli stessi che si usavano nella Frigia, e cioè originari della lingua frigio-albanese; essendo certo che in quei luoghi ai tempi della monarchia macedone si parlasse una lingua locale che non era per nulla capita dai Greci. Crispi fu una delle figure principali della comunità Arbëresh di Sicilia di quell'epoca, che scrisse una serie di opere sulla lingua albanese. Unito con:/Bound with CRISPI, Giuseppe. Discorso intorno al dialetto parlato e scritto in Sicilia quando fu abitata da Greci diviso in due epoche.Palermo, dalla Tip. F. Solli, 1832 Pp. 36. Testo anche in greco. Buon esemplare. Unito con:/Bound with PEZZO, Marco. Dei Cimbri veronesi, e vicentini libri due.Verona, Agostino Carattoni stampator vescovile, 1763 Pp. [8], 104, [2]. Fregio xilografico all frontespizio. Iniziali e fregi xil. Bell’esemplare. Bella edizione accresciuta del primo e del secondo libro, con l’agginta del vocabolario. L’opera tratta degli abitanti di alcuni paesi sparsi tra la provincia di Verona e dell’altopiano di Asiago che parlano la lingua cimbra. Una tradizione ritiene che queste provincie venete siano direttamente discendenti dai cimbri, provenienti dall'attuale Jutland, in Danimarca. I cimbri antichi invasero l'Italia sul finire del II secolo a.C. ma, sconfitti a Vercelli nel 101 a.C. dall'esercito romano guidato da Gaio Mario e ridotti a pochi superstiti, si ritirarono attorno alle prealpi Venete mantenendone il linguaggio e la cultura. Unito con:/Bound with MAGNONI, Pasquale. Opuscoli.Napoli, Vincenzo Orsino, 1804. Parte 1: Paschalis Magnonii De veris Posidoniae et Paesti originibus dissertatio; Parte 2: Lettera di Pasquale Magnoni al barone Giuseppe Antonini contenente alcune osservazioni critiche su i di lui Discorsi della Lucania; Pp. IV, 37, [3]; V, [3], 128. 1 carta di tavola incisa in rame ripiegata f.t. alla fine della seconda parte, raffiguranti il dritto e il rovescio di numerose monete greche. Fioriture sparse, ma leggere. Buon esemplare. Unito con:/Bound with CEDRONIO, Alessandro. Dell'appellazione di Magna Grecia. Memoria di Alessandro Cedronio ... al signor Tito Masi, segretario del Consiglio di Stato di S.M.S[Napoli, 1808] Pp. VI, 48. Il luogo e la data si evincono a carta Ï€3v, alla fine della dedica dell’autore a Tito Mansi. Esemplare uniformente fiorito, ma in buono stato. Unito con: ROMANELLI, Domenico. Prospetto della Carta antica del Regno di Napoli e di un’opera storico-topografica dimostrativa dell’Ab. Romanelli.[Napoli, 1817] Pp. 40. Articolo estratto dal Giornale Enciclopedico di Napoli, Anno VII, N. 1. Buon esemplare Unito con:/Bound with TUCCI, Xaverio. De re epigraphica sintagma.Neapoli, Ex officina Bibliog, 1838Pp. 35. Bell’esemplare. (1 volume)
Lotto di 7 opere raccolte in un unico volume. I temi trattati sono quelli di linguistica e di etrnografia, nel caso delle prime 3 opere, e dissertazioni sull’origine di città e della colonizzazione della Magna Grecia realizzati da letterati del Regno di Napoli. L’articolo del Romanelli espone un prospetto del regno di Napoli. Importante memoria dal punto di vista topografico.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 466
Auktion:
Datum:
19.10.2017
Auktionshaus:
BADO E MART AUCTIONS
Via Dei Soncin, 25
35122 PADOVA
Italien
info@badoemart.it
+39 049 875 5317
+39 049 875 5317
Beschreibung:

CRISPI, Giuseppe. Memoria sulla lingua albanese: di cui se ne dimostra l'indole primordiale e se ne rintraccia la rimota antichita sino ai pelasghi ai frigj ai macedoni e agli eoli primitivi, che la costituisce in gran parte madre della lingua greca. Palermo, Lorenzo Dato, 1831 8vo, 186x122 mm, legatura in mezza pelle e cartonato marmorizzato. Titolo e fregi in oro al dorso. Pp. 76. Testo in italiano e multilingue (greco, albanese, antico dialetto frigio). Buon esemplare. Memoria sulla storia e le radici della lingua albanese redatta dal filologo e sacerdote italiano di discendenza Arbëresh Giuseppe Crispi. L’opera vuole rintracciare l’antichità e la diffusione della lingua albanese in tempi remoti ed antichi, rintracciando nella lingua greca, già dagli scritti di Omero, moltissimi idiomi e vocaboli del tutto simili a quelli parlati nell’area abitata da popoli antichi nell’area geografica dove oggi si estende grossomodo l’Albania. Ulteriori esempi, sono quelli riferibili per la lingua frigia. La lingua albanese si ricollega dunque alla lingua frigia e a quella pelasgica e di conseguenza con la macedonica, per il fatto che molte usanze macedoniche risalgono allo stile frigio e non pochi nomi geografici della Macedonia sono gli stessi che si usavano nella Frigia, e cioè originari della lingua frigio-albanese; essendo certo che in quei luoghi ai tempi della monarchia macedone si parlasse una lingua locale che non era per nulla capita dai Greci. Crispi fu una delle figure principali della comunità Arbëresh di Sicilia di quell'epoca, che scrisse una serie di opere sulla lingua albanese. Unito con:/Bound with CRISPI, Giuseppe. Discorso intorno al dialetto parlato e scritto in Sicilia quando fu abitata da Greci diviso in due epoche.Palermo, dalla Tip. F. Solli, 1832 Pp. 36. Testo anche in greco. Buon esemplare. Unito con:/Bound with PEZZO, Marco. Dei Cimbri veronesi, e vicentini libri due.Verona, Agostino Carattoni stampator vescovile, 1763 Pp. [8], 104, [2]. Fregio xilografico all frontespizio. Iniziali e fregi xil. Bell’esemplare. Bella edizione accresciuta del primo e del secondo libro, con l’agginta del vocabolario. L’opera tratta degli abitanti di alcuni paesi sparsi tra la provincia di Verona e dell’altopiano di Asiago che parlano la lingua cimbra. Una tradizione ritiene che queste provincie venete siano direttamente discendenti dai cimbri, provenienti dall'attuale Jutland, in Danimarca. I cimbri antichi invasero l'Italia sul finire del II secolo a.C. ma, sconfitti a Vercelli nel 101 a.C. dall'esercito romano guidato da Gaio Mario e ridotti a pochi superstiti, si ritirarono attorno alle prealpi Venete mantenendone il linguaggio e la cultura. Unito con:/Bound with MAGNONI, Pasquale. Opuscoli.Napoli, Vincenzo Orsino, 1804. Parte 1: Paschalis Magnonii De veris Posidoniae et Paesti originibus dissertatio; Parte 2: Lettera di Pasquale Magnoni al barone Giuseppe Antonini contenente alcune osservazioni critiche su i di lui Discorsi della Lucania; Pp. IV, 37, [3]; V, [3], 128. 1 carta di tavola incisa in rame ripiegata f.t. alla fine della seconda parte, raffiguranti il dritto e il rovescio di numerose monete greche. Fioriture sparse, ma leggere. Buon esemplare. Unito con:/Bound with CEDRONIO, Alessandro. Dell'appellazione di Magna Grecia. Memoria di Alessandro Cedronio ... al signor Tito Masi, segretario del Consiglio di Stato di S.M.S[Napoli, 1808] Pp. VI, 48. Il luogo e la data si evincono a carta Ï€3v, alla fine della dedica dell’autore a Tito Mansi. Esemplare uniformente fiorito, ma in buono stato. Unito con: ROMANELLI, Domenico. Prospetto della Carta antica del Regno di Napoli e di un’opera storico-topografica dimostrativa dell’Ab. Romanelli.[Napoli, 1817] Pp. 40. Articolo estratto dal Giornale Enciclopedico di Napoli, Anno VII, N. 1. Buon esemplare Unito con:/Bound with TUCCI, Xaverio. De re epigraphica sintagma.Neapoli, Ex officina Bibliog, 1838Pp. 35. Bell’esemplare. (1 volume)
Lotto di 7 opere raccolte in un unico volume. I temi trattati sono quelli di linguistica e di etrnografia, nel caso delle prime 3 opere, e dissertazioni sull’origine di città e della colonizzazione della Magna Grecia realizzati da letterati del Regno di Napoli. L’articolo del Romanelli espone un prospetto del regno di Napoli. Importante memoria dal punto di vista topografico.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 466
Auktion:
Datum:
19.10.2017
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BADO E MART AUCTIONS
Via Dei Soncin, 25
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+39 049 875 5317
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