Premium-Seiten ohne Registrierung:

Auktionsarchiv: Los-Nr. 197

Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697 – 1768), seguace di

Schätzpreis
25.000 € - 30.000 €
ca. 29.463 $ - 35.356 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 197

Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697 – 1768), seguace di

Schätzpreis
25.000 € - 30.000 €
ca. 29.463 $ - 35.356 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Lot 197 Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697 – 1768), seguace di olio su tela, cm 54,5x87,5 Perizia di Dario Succi: La splendida visione panoramica del Molo, ripresa da un punto di vista situato nel bacino di San Marco, fu uno dei soggetti più replicati e amati da Antonio Canal detto il Canaletto (Venezia 1697 - 1768) nel corso della sua lunga carriera artistica. La veduta infatti dispiega davanti agli occhi dell'osservatore la parte monumentale più significativa della Repubblica Serenissima, con la sfilata di prestigiosi palazzo che costituivano il simbolo del potere centrale dello stato. Partendo da sinistra è visibile l'edificio della Zecca cui fanno seguito la Libreria Marciana sovrastata dal campanile, le due colonne della Piazzetta con San Teodoro e il Leone, la Torre dell'Orologio a la basilica di San Marco sullo sfondo, il Palazzo Ducale e le Prigioni. La prima versione di questa veduta è individuabile nel celebre dipinto raffigurante Il ritorno del Bucintoro da San Nicolò del Lido nel giorno della festa dell'Ascensione che fu eseguito nel 1.734 a conclusione della serie di quattordici vedute commissionata da Joseph Smith, il famoso conoscitore e patron di Canaletto. La serie fu incisa da Antonio Visentini e pubblicata per la prima volta nel 1735 nella raccolta di acqueforti intitolata Prospectus Magni Canalis Venetiarum, la cui ultima tavola raffigura proprio la veduta con il Bucintoro davanti al Palazzo Ducale. La serie di vedute fu acquistata, insieme alla maggior parte delle raccolte smithiane, nel 1762 dal re d'Inghilterra e da allora fa parte della Royal Collection ed é esposta nella residenza di Windsor Castle. Una veduta prospetticamente simile, ma senza la presenza del Bucintoro, fu eseguita da Canaletto negli anni trenta per il Duca di Bedford e fa parte di una straordinaria serie di ventiquattro vedute veneziane ubicate a Woburn Abbey. Un'altra versione è conservata a Firenze nella Galleria degli Uffizi (Constable, Canaletto, n. 102; 51x83 cm) dove pervenne nel 1796 dalla residenza medicea del Poggio Imperiale. Il dipinto è databile su basi stilistiche agli anni quaranta del Settecento, prima della partenza di Canaletto per l'Inghilterra avvenuta nel 1746: la datazione riceve conferma dalla mancanza della sopraelevazione della Torre dell'Orologio, visibile sullo sfondo, che, progettata dall'architetto Giorgio Massari sarà portata a compimento alla metà del sesto decennio. Il dipinto qui considerata si caratterizza per una impostazione prospettica identica a quella della versione museale. Le analogie si estendono alle imbarcazione, alle figure ed alla generale affinità cromatica, oltre che alle dimensioni. La veduta, caratterizzata da un notevole livello esecutivo, è attribuibile ad un valido seguace di Canaletto che ha saputo rendere con grande abilità le caratteristiche dello stile e dell'atmosfera della veduta conservata agli Uffizi. Dario Succi

Auktionsarchiv: Los-Nr. 197
Auktion:
Datum:
15.11.2017
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

Lot 197 Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697 – 1768), seguace di olio su tela, cm 54,5x87,5 Perizia di Dario Succi: La splendida visione panoramica del Molo, ripresa da un punto di vista situato nel bacino di San Marco, fu uno dei soggetti più replicati e amati da Antonio Canal detto il Canaletto (Venezia 1697 - 1768) nel corso della sua lunga carriera artistica. La veduta infatti dispiega davanti agli occhi dell'osservatore la parte monumentale più significativa della Repubblica Serenissima, con la sfilata di prestigiosi palazzo che costituivano il simbolo del potere centrale dello stato. Partendo da sinistra è visibile l'edificio della Zecca cui fanno seguito la Libreria Marciana sovrastata dal campanile, le due colonne della Piazzetta con San Teodoro e il Leone, la Torre dell'Orologio a la basilica di San Marco sullo sfondo, il Palazzo Ducale e le Prigioni. La prima versione di questa veduta è individuabile nel celebre dipinto raffigurante Il ritorno del Bucintoro da San Nicolò del Lido nel giorno della festa dell'Ascensione che fu eseguito nel 1.734 a conclusione della serie di quattordici vedute commissionata da Joseph Smith, il famoso conoscitore e patron di Canaletto. La serie fu incisa da Antonio Visentini e pubblicata per la prima volta nel 1735 nella raccolta di acqueforti intitolata Prospectus Magni Canalis Venetiarum, la cui ultima tavola raffigura proprio la veduta con il Bucintoro davanti al Palazzo Ducale. La serie di vedute fu acquistata, insieme alla maggior parte delle raccolte smithiane, nel 1762 dal re d'Inghilterra e da allora fa parte della Royal Collection ed é esposta nella residenza di Windsor Castle. Una veduta prospetticamente simile, ma senza la presenza del Bucintoro, fu eseguita da Canaletto negli anni trenta per il Duca di Bedford e fa parte di una straordinaria serie di ventiquattro vedute veneziane ubicate a Woburn Abbey. Un'altra versione è conservata a Firenze nella Galleria degli Uffizi (Constable, Canaletto, n. 102; 51x83 cm) dove pervenne nel 1796 dalla residenza medicea del Poggio Imperiale. Il dipinto è databile su basi stilistiche agli anni quaranta del Settecento, prima della partenza di Canaletto per l'Inghilterra avvenuta nel 1746: la datazione riceve conferma dalla mancanza della sopraelevazione della Torre dell'Orologio, visibile sullo sfondo, che, progettata dall'architetto Giorgio Massari sarà portata a compimento alla metà del sesto decennio. Il dipinto qui considerata si caratterizza per una impostazione prospettica identica a quella della versione museale. Le analogie si estendono alle imbarcazione, alle figure ed alla generale affinità cromatica, oltre che alle dimensioni. La veduta, caratterizzata da un notevole livello esecutivo, è attribuibile ad un valido seguace di Canaletto che ha saputo rendere con grande abilità le caratteristiche dello stile e dell'atmosfera della veduta conservata agli Uffizi. Dario Succi

Auktionsarchiv: Los-Nr. 197
Auktion:
Datum:
15.11.2017
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
LotSearch ausprobieren

Testen Sie LotSearch und seine Premium-Features 7 Tage - ohne Kosten!

  • Auktionssuche und Bieten
  • Preisdatenbank und Analysen
  • Individuelle automatische Suchaufträge
Jetzt einen Suchauftrag anlegen!

Lassen Sie sich automatisch über neue Objekte in kommenden Auktionen benachrichtigen.

Suchauftrag anlegen