Premium-Seiten ohne Registrierung:

Auktionsarchiv: Los-Nr. 290

Giandomenico Tiepolo (Venezia, 1726 - 1804) Lotto di 4 affreschi staccati appartenenti al ciclo con le Storie di Ercole dal Palazzo Valamarana-Franco (Vicenza). 1773.

Aufrufpreis
180.000 €
ca. 195.789 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 290

Giandomenico Tiepolo (Venezia, 1726 - 1804) Lotto di 4 affreschi staccati appartenenti al ciclo con le Storie di Ercole dal Palazzo Valamarana-Franco (Vicenza). 1773.

Aufrufpreis
180.000 €
ca. 195.789 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

1. Busti di Poeti; 2. Ercole e le arpie; 3. Busti femminili; 4. Ercole e Anteo. Affresco staccato applicato su tela; 1) e 2): cm 70x70; 3) cm 66,5x66; 4) cm. 71x71,5. I quattro affreschi staccati appartenevano ad un ciclo con le Storie di Ercole commissionato nel 1773 dal conte Gaetano Valmarana (1727-1794) a Giandomenico Tiepolo. La vasta impresa, che interessava il salone del piano nobile e ben quattro camere del Palazzo Valamarana posto in contra’ San Faustino, come si legge nella Descrizione delle architetture, pitture e scolture di Vicenza scritta e pubblicata nel 1779 da Enea Arnaldi (edita da Vincenzo Vendramin Mosca, Vicenza 1779), subì gravi danni in seguito ai bombardamenti del 1945. Staccati e applicati su tela gli affreschi furono in seguito portati a Palazzo Valmarana Franco in contra’ Porta Padova e suddivisi tra gli eredi. La datazione la si ricavava direttamente da uno dei finti rilievi rettangolari raffigurante Ercole sul rogo sul quale spiccava la data “Febraro 18/1773”. Pur essendo già conosciuto (G. Vigni, Note su Giambattista e Giandomenio Tiepolo, in “Emporium”, 1943, pp. 14-16: p. 16; F. Barbieri, R. Cevese, L. Magagnato, Guida di Vicenza, Vicenza, 1956, p. 187), spetta ad Adriano Mariuz (A. Mariuz, Giandomenico Tiepolo, Venezia, 1971, pp. 75, 147, figg. 247-262) il merito di aver dato maggior attenzione al ciclo seppur in modo non completo dal momento che, al tempo del suo scritto, molti frammenti mai catalogati con esattezza erano già stati traferiti nel palazzo di contra’ Porta Padova. Dalla documentazione rimasta nell’archivio di famiglia (gentile concessione degli eredi) è possibile seguire la complessa vicenda dello stacco degli affreschi determinato sin dal 1957 per preservare gli affreschi in seguito ai danni derivati dal secondo conflitto mondiale e poi per l’alienazione dell’antico Palazzo Valmarana. Dalla stessa documentazione si viene a conoscenza che i frammenti staccati dal grande salone centrale [fig. 1] erano costituti da 16 frammenti più un numero imprecisato di “tondi” mai descritti con esattezza ma presumibilmente in numero di 6 o 8, giudicati “indivisi e da sorteggiare” tra gli eredi. L’operazione dello stacco e della loro ricollocazione presso le dimore degli eredi si concluse solo nel 1971. Nel 1989 e poi nel 1991 una parte degli affreschi staccati (in totale 11 frammenti) è stato sottoposto a provvedimento di notifica da parte della Soprintendenza di Milano e con questo sono comparsi sul mercato antiquario. Mariuz pubblicò una parte alcuni frammenti di questo vasto ciclo decorativo definito “poco noto” e ricordava le parti dell’affresco staccate ma ancora rimaste provvisoriamente in situ ossia “Una finta statua di Ercole con la clava e Cerbero Incatenato; sul piedistallo un altro finto rilievo con un Sacrificio pagano. In nicchie timpanate, sormontate da Coppie di Geni e Ninfe, quattro finte statue: Giove, Minerva, Due Divinità femminili con clava e leontea. Sulle sovrapporte, coppie di satiri e satiresse con vasi e strumenti musicali. Ai lati delle finestre, quattro finti rilievi: Ercole segna i confini del mondo; Ercole e l’Idra; Ercole libera Prometeo; Ercole sul rogo […]. Due finti rilievi di dimensioni inferiori rappresentano Ercole lotta con il Leone Nemeo, ed Ercole con i Centauri”. Cinque di questi frammenti staccati sono stati esposti anche alla mostra I Tiepolo e il Settecento vicentino (catalogo della mostra, Vicenza, Montecchio Maggiore, Bassano del Grappa, 26 maggio-20 settembre 1990, Milano Electa 1990, pp. 75-76, n. (scheda di A. Mariuz). Queste stesse opere sono poi comparse sul mercato antiquario (Christie’s London, 22 May, 2007, lot. 121, sale 2507). Due delle quattro opere inedite qui proposte, ovvero i due tondi con Ercole e Anteo ed Ercole e le Arpie, rappresentano quasi certamente la continuazione della stessa sequenza di raffigurazioni di minori dimensioni descritta da Mariuz, posta in origine sul registro superiore, a coronamento dei quattro riquadri princip

Auktionsarchiv: Los-Nr. 290
Auktion:
Datum:
11.12.2015 - 12.12.2015
Auktionshaus:
Libreria Antiquaria Gonnelli
Piazza Massimo D'Azeglio 13
50121 Florenz
Italien
info@gonnelli.it
+39 055 216835
+39 055 2396812
Beschreibung:

1. Busti di Poeti; 2. Ercole e le arpie; 3. Busti femminili; 4. Ercole e Anteo. Affresco staccato applicato su tela; 1) e 2): cm 70x70; 3) cm 66,5x66; 4) cm. 71x71,5. I quattro affreschi staccati appartenevano ad un ciclo con le Storie di Ercole commissionato nel 1773 dal conte Gaetano Valmarana (1727-1794) a Giandomenico Tiepolo. La vasta impresa, che interessava il salone del piano nobile e ben quattro camere del Palazzo Valamarana posto in contra’ San Faustino, come si legge nella Descrizione delle architetture, pitture e scolture di Vicenza scritta e pubblicata nel 1779 da Enea Arnaldi (edita da Vincenzo Vendramin Mosca, Vicenza 1779), subì gravi danni in seguito ai bombardamenti del 1945. Staccati e applicati su tela gli affreschi furono in seguito portati a Palazzo Valmarana Franco in contra’ Porta Padova e suddivisi tra gli eredi. La datazione la si ricavava direttamente da uno dei finti rilievi rettangolari raffigurante Ercole sul rogo sul quale spiccava la data “Febraro 18/1773”. Pur essendo già conosciuto (G. Vigni, Note su Giambattista e Giandomenio Tiepolo, in “Emporium”, 1943, pp. 14-16: p. 16; F. Barbieri, R. Cevese, L. Magagnato, Guida di Vicenza, Vicenza, 1956, p. 187), spetta ad Adriano Mariuz (A. Mariuz, Giandomenico Tiepolo, Venezia, 1971, pp. 75, 147, figg. 247-262) il merito di aver dato maggior attenzione al ciclo seppur in modo non completo dal momento che, al tempo del suo scritto, molti frammenti mai catalogati con esattezza erano già stati traferiti nel palazzo di contra’ Porta Padova. Dalla documentazione rimasta nell’archivio di famiglia (gentile concessione degli eredi) è possibile seguire la complessa vicenda dello stacco degli affreschi determinato sin dal 1957 per preservare gli affreschi in seguito ai danni derivati dal secondo conflitto mondiale e poi per l’alienazione dell’antico Palazzo Valmarana. Dalla stessa documentazione si viene a conoscenza che i frammenti staccati dal grande salone centrale [fig. 1] erano costituti da 16 frammenti più un numero imprecisato di “tondi” mai descritti con esattezza ma presumibilmente in numero di 6 o 8, giudicati “indivisi e da sorteggiare” tra gli eredi. L’operazione dello stacco e della loro ricollocazione presso le dimore degli eredi si concluse solo nel 1971. Nel 1989 e poi nel 1991 una parte degli affreschi staccati (in totale 11 frammenti) è stato sottoposto a provvedimento di notifica da parte della Soprintendenza di Milano e con questo sono comparsi sul mercato antiquario. Mariuz pubblicò una parte alcuni frammenti di questo vasto ciclo decorativo definito “poco noto” e ricordava le parti dell’affresco staccate ma ancora rimaste provvisoriamente in situ ossia “Una finta statua di Ercole con la clava e Cerbero Incatenato; sul piedistallo un altro finto rilievo con un Sacrificio pagano. In nicchie timpanate, sormontate da Coppie di Geni e Ninfe, quattro finte statue: Giove, Minerva, Due Divinità femminili con clava e leontea. Sulle sovrapporte, coppie di satiri e satiresse con vasi e strumenti musicali. Ai lati delle finestre, quattro finti rilievi: Ercole segna i confini del mondo; Ercole e l’Idra; Ercole libera Prometeo; Ercole sul rogo […]. Due finti rilievi di dimensioni inferiori rappresentano Ercole lotta con il Leone Nemeo, ed Ercole con i Centauri”. Cinque di questi frammenti staccati sono stati esposti anche alla mostra I Tiepolo e il Settecento vicentino (catalogo della mostra, Vicenza, Montecchio Maggiore, Bassano del Grappa, 26 maggio-20 settembre 1990, Milano Electa 1990, pp. 75-76, n. (scheda di A. Mariuz). Queste stesse opere sono poi comparse sul mercato antiquario (Christie’s London, 22 May, 2007, lot. 121, sale 2507). Due delle quattro opere inedite qui proposte, ovvero i due tondi con Ercole e Anteo ed Ercole e le Arpie, rappresentano quasi certamente la continuazione della stessa sequenza di raffigurazioni di minori dimensioni descritta da Mariuz, posta in origine sul registro superiore, a coronamento dei quattro riquadri princip

Auktionsarchiv: Los-Nr. 290
Auktion:
Datum:
11.12.2015 - 12.12.2015
Auktionshaus:
Libreria Antiquaria Gonnelli
Piazza Massimo D'Azeglio 13
50121 Florenz
Italien
info@gonnelli.it
+39 055 216835
+39 055 2396812
LotSearch ausprobieren

Testen Sie LotSearch und seine Premium-Features 7 Tage - ohne Kosten!

  • Auktionssuche und Bieten
  • Preisdatenbank und Analysen
  • Individuelle automatische Suchaufträge
Jetzt einen Suchauftrag anlegen!

Lassen Sie sich automatisch über neue Objekte in kommenden Auktionen benachrichtigen.

Suchauftrag anlegen