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Auktionsarchiv: Los-Nr. 386

GALILEI, Galileo. Il saggiatore nel quale con bilancia esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella libra astronomica e filosofica di Lotario Sarsi. Roma: Giacomo Mascardi, 1623.

Auction 27.11.2002
27.11.2002
Schätzpreis
8.000 € - 10.000 €
ca. 8.010 $ - 10.013 $
Zuschlagspreis:
29.760 €
ca. 29.800 $
Auktionsarchiv: Los-Nr. 386

GALILEI, Galileo. Il saggiatore nel quale con bilancia esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella libra astronomica e filosofica di Lotario Sarsi. Roma: Giacomo Mascardi, 1623.

Auction 27.11.2002
27.11.2002
Schätzpreis
8.000 € - 10.000 €
ca. 8.010 $ - 10.013 $
Zuschlagspreis:
29.760 €
ca. 29.800 $
Beschreibung:

GALILEI, Galileo. Il saggiatore nel quale con bilancia esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella libra astronomica e filosofica di Lotario Sarsi. Roma: Giacomo Mascardi, 1623. 4°. Bel frontespizio architettonico di Francesco Villamena ritratto dell'autore a piena pagina, 18 diagrammi incisi in rame nel testo, foglio dell'errata al verso della carta Ff6 (frontespizio con margine inferiore bianco mancante, arrossature su diverse carte.) Legatura originale in piena pergamena floscia, decorata in oro, ai piatti duplice cornice di filetti, agli angoli interni ed esterni ferri di fiori, dorso liscio, ai comparti fiore, tagli dorati (macchia al piatto inferiore, alcune lacune). PRIMA EDIZIONE, PRIMA EMISSIONE. Il Saggiatore fu scritto in diretta risposta ad Orazio Grassi matematico presso il Collegio Romano dei Gesuiti, che nel 1619 aveva pubblicato - sotto lo pseudonimo di "Lotario Sarsi" - un libello in cui attaccava il sistema copernicano ( Disputatio astronomica ). Galilei, dopo aver osservato l'avversione che suscitavano i suoi scritti, risponde vittoriosamente alle calunnie e alle assurde questioni di priorità di Mayr sulla scoperta dei pianeti medicei, riesponendo tutte le sue scoperte celesti. Punto per punto, con abilità garbata di polemista raffinato e ironico, controbatte tutte le fallaci proposizioni di Grassi, ricostruendo la storia dell'invenzione del cannocchiale con sfumature diverse rispetto a quanto esposto nel Sideurus Nuncius . Nucleo della discussione è la scelta dell'approccio scientifico più adatto allo studio dei fenomeni celesti. L'argomento cruciale della riflessione galileiana è che nessuna teoria sulle comete sia mai possibile finché non venga provata la loro realtà di oggetti mobili piuttosto che di meri effetti ottici della luce solare, una prova che egli riteneva a quel momento impossibile. Nel proporre la sua tesi, Galilei offrì in quest'opera alcuni fondamentali assiomi del moderno metodo scientifico: 1. egli distinse le proprietà fisiche degli oggetti dai loro effetti sensoriali 2. ripudiò ogni autorità precostituita (l'ipse dixit aristotelico e, specularmente, quello biblico) che pretendesse di formulare teorie su materie soggette a diretta investigazione scientifica 3. sottolineò inoltre come il "libro della natura" (scritto in caratteri matematici) potesse essere decifrato solo da chi fosse a conoscenza del linguaggio matematico. Stlisticamente, al rigore espressivo-scientifico del Sidereus si contrappone qui una brillante scrittura godibilissima, una delle prose seicentesche di maggior nitore e chiarezza espositiva per una materia che trova, solo ora con Galilei, la sua forma espressiva più alta e compiuta, da un punto di vista teorico come retorico. Il Saggiatore venne patrocinato dai Lincei e dedicato all'ultimo momento al nuovo Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, amico di Galileo e protettore delle scienze e delle arti. Galileo si trovava a Firenze durante le fasi di stampa del libro e pertanto non poté visionare le correzioni; per questo il foglio dell'errata ne contiene solo 16, numero che arrivò 137 nella terza e finale emissione. Il nostro esemplare non contiene le 4 carte preliminari con i versi occasionali del Faber e dello Stelluti. L'incisione alla carta Ee1r è la più antica illustrazione pubblicata dell'anello di Saturno, del pianeta Marte in congiunzione inferiore e superiore e delle fasi di Venere. Norman 857; Riccardi I,511.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 386
Auktion:
Datum:
27.11.2002
Auktionshaus:
Christie's
Rome
Beschreibung:

GALILEI, Galileo. Il saggiatore nel quale con bilancia esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella libra astronomica e filosofica di Lotario Sarsi. Roma: Giacomo Mascardi, 1623. 4°. Bel frontespizio architettonico di Francesco Villamena ritratto dell'autore a piena pagina, 18 diagrammi incisi in rame nel testo, foglio dell'errata al verso della carta Ff6 (frontespizio con margine inferiore bianco mancante, arrossature su diverse carte.) Legatura originale in piena pergamena floscia, decorata in oro, ai piatti duplice cornice di filetti, agli angoli interni ed esterni ferri di fiori, dorso liscio, ai comparti fiore, tagli dorati (macchia al piatto inferiore, alcune lacune). PRIMA EDIZIONE, PRIMA EMISSIONE. Il Saggiatore fu scritto in diretta risposta ad Orazio Grassi matematico presso il Collegio Romano dei Gesuiti, che nel 1619 aveva pubblicato - sotto lo pseudonimo di "Lotario Sarsi" - un libello in cui attaccava il sistema copernicano ( Disputatio astronomica ). Galilei, dopo aver osservato l'avversione che suscitavano i suoi scritti, risponde vittoriosamente alle calunnie e alle assurde questioni di priorità di Mayr sulla scoperta dei pianeti medicei, riesponendo tutte le sue scoperte celesti. Punto per punto, con abilità garbata di polemista raffinato e ironico, controbatte tutte le fallaci proposizioni di Grassi, ricostruendo la storia dell'invenzione del cannocchiale con sfumature diverse rispetto a quanto esposto nel Sideurus Nuncius . Nucleo della discussione è la scelta dell'approccio scientifico più adatto allo studio dei fenomeni celesti. L'argomento cruciale della riflessione galileiana è che nessuna teoria sulle comete sia mai possibile finché non venga provata la loro realtà di oggetti mobili piuttosto che di meri effetti ottici della luce solare, una prova che egli riteneva a quel momento impossibile. Nel proporre la sua tesi, Galilei offrì in quest'opera alcuni fondamentali assiomi del moderno metodo scientifico: 1. egli distinse le proprietà fisiche degli oggetti dai loro effetti sensoriali 2. ripudiò ogni autorità precostituita (l'ipse dixit aristotelico e, specularmente, quello biblico) che pretendesse di formulare teorie su materie soggette a diretta investigazione scientifica 3. sottolineò inoltre come il "libro della natura" (scritto in caratteri matematici) potesse essere decifrato solo da chi fosse a conoscenza del linguaggio matematico. Stlisticamente, al rigore espressivo-scientifico del Sidereus si contrappone qui una brillante scrittura godibilissima, una delle prose seicentesche di maggior nitore e chiarezza espositiva per una materia che trova, solo ora con Galilei, la sua forma espressiva più alta e compiuta, da un punto di vista teorico come retorico. Il Saggiatore venne patrocinato dai Lincei e dedicato all'ultimo momento al nuovo Papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, amico di Galileo e protettore delle scienze e delle arti. Galileo si trovava a Firenze durante le fasi di stampa del libro e pertanto non poté visionare le correzioni; per questo il foglio dell'errata ne contiene solo 16, numero che arrivò 137 nella terza e finale emissione. Il nostro esemplare non contiene le 4 carte preliminari con i versi occasionali del Faber e dello Stelluti. L'incisione alla carta Ee1r è la più antica illustrazione pubblicata dell'anello di Saturno, del pianeta Marte in congiunzione inferiore e superiore e delle fasi di Venere. Norman 857; Riccardi I,511.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 386
Auktion:
Datum:
27.11.2002
Auktionshaus:
Christie's
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