Francesco de Mura Riposo dalla fuga in Egitto Olio su tela cm 101x130 entro cornice antica dorata a due ordini di intaglio Il dipinto corrisponde con tutta probabilità all'immagine conservata nella Fototeca Zeri (scheda n. 63692), che reca l'attribuzione a de Mura di Federico Zeri annotata sul retro della fotografia originale entro il 1980. De Mura eseguì varie versioni del tema del riposo durante la fuga in Egitto, come ad esempio quella a Teano, Cattedrale; quella a Benevento, Museo del Sannio; e quella già a Londra, Collezione Seilern, sicuramente più antiche di quella qui in discussione. Nel presente dipinto, infatti, la raffinatezza dello sfumato pittorico ai bordi delle figure e la tavolozza rischiarata fino al punto da conseguire tonalità pastello sono raffrontabili alle opere di piu eletta e classicizzata tendenza arcadica, da situare presumibilmente al ritorno di de Mura da Torino, dove lavorò come pittore di Corte dal 1741 al 1743, e forse anche dopo i lavori del pittore nel Palazzo Reale di Caserta (1775). La più completa voce bibliografica su Francesco de Mura è quella di Vincenzo Rizzo in Dizionario Biogafico degli Italiani, ad vocem, vol. 38, Roma, 1990.
Francesco de Mura Riposo dalla fuga in Egitto Olio su tela cm 101x130 entro cornice antica dorata a due ordini di intaglio Il dipinto corrisponde con tutta probabilità all'immagine conservata nella Fototeca Zeri (scheda n. 63692), che reca l'attribuzione a de Mura di Federico Zeri annotata sul retro della fotografia originale entro il 1980. De Mura eseguì varie versioni del tema del riposo durante la fuga in Egitto, come ad esempio quella a Teano, Cattedrale; quella a Benevento, Museo del Sannio; e quella già a Londra, Collezione Seilern, sicuramente più antiche di quella qui in discussione. Nel presente dipinto, infatti, la raffinatezza dello sfumato pittorico ai bordi delle figure e la tavolozza rischiarata fino al punto da conseguire tonalità pastello sono raffrontabili alle opere di piu eletta e classicizzata tendenza arcadica, da situare presumibilmente al ritorno di de Mura da Torino, dove lavorò come pittore di Corte dal 1741 al 1743, e forse anche dopo i lavori del pittore nel Palazzo Reale di Caserta (1775). La più completa voce bibliografica su Francesco de Mura è quella di Vincenzo Rizzo in Dizionario Biogafico degli Italiani, ad vocem, vol. 38, Roma, 1990.
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