Eccezionale anfora attica a figure nere Gruppo di Leagros, 525 - 500 a.C. alt. cm 40 Bellissima anfora attica a figure nere appartenete alla cerchia del cosiddetto Gruppo di Leagros, decorata con temi derivanti dalla guerra di Troia e dalle imprese di Eracle. Su di un lato l'eroe, caratterizzato dalla folta barba e dalla pelle del leone Nemeo indossata a mo' di copricapo, tenta di rapire con slancio veloce una donna, probabilmente Iole figlia di Eurito re della Tessaglia. Ai fianchi della scena altre due donne, visibilmente spaventate, tentano la fuga in direzioni opposte. Sul lato opposto dell'anfora, un eroe che si appresta alla battaglia indossa armatura e schinieri sotto la protezione di Atena. La ricca decorazione accessoria si compone di vari riempitivi: sul collo palmette opposte concatenate, alternate a fiori di loto anch'essi opposti; sulla spalla fascia di finte baccellature; sul corpo sotto le anse si dipartono racemi desinenti in palmette e boccioli di loto, che delimitano lo spazio riservato alle scene figurate; sotto, fascia con con boccioli di loto e bacche; presso il piede, zona di raggi. Ottimo restauro antico, lettere etrusche graffite sul fondo. PROVENIENZA Nella raccolta nobiliare Ruspoli fin dal XVIII secolo.
Eccezionale anfora attica a figure nere Gruppo di Leagros, 525 - 500 a.C. alt. cm 40 Bellissima anfora attica a figure nere appartenete alla cerchia del cosiddetto Gruppo di Leagros, decorata con temi derivanti dalla guerra di Troia e dalle imprese di Eracle. Su di un lato l'eroe, caratterizzato dalla folta barba e dalla pelle del leone Nemeo indossata a mo' di copricapo, tenta di rapire con slancio veloce una donna, probabilmente Iole figlia di Eurito re della Tessaglia. Ai fianchi della scena altre due donne, visibilmente spaventate, tentano la fuga in direzioni opposte. Sul lato opposto dell'anfora, un eroe che si appresta alla battaglia indossa armatura e schinieri sotto la protezione di Atena. La ricca decorazione accessoria si compone di vari riempitivi: sul collo palmette opposte concatenate, alternate a fiori di loto anch'essi opposti; sulla spalla fascia di finte baccellature; sul corpo sotto le anse si dipartono racemi desinenti in palmette e boccioli di loto, che delimitano lo spazio riservato alle scene figurate; sotto, fascia con con boccioli di loto e bacche; presso il piede, zona di raggi. Ottimo restauro antico, lettere etrusche graffite sul fondo. PROVENIENZA Nella raccolta nobiliare Ruspoli fin dal XVIII secolo.
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