Beschreibung:

D'ANNUNZIO, GABRIELE. IL PERIODO DELLA DITTATURA DI D'ANNUNZIO A FIUME, DAL SETTEMBRE DEL '19 ALLA FINE DI DICEMBRE DEL '20, è UNO DEI PIù RIVISITATI DA OGNI BIOGRAFIA, DA OGNI STUDIO STORICO CHE VOGLIA CERCARE DI CAPIRE ESATTAMENTE QUANTO "SUL SERIO" SI FACESSE IN QUEI MESI CALDISSIMI (QUANTO A ESEMPIO VALESSE DAVVERO QUELLA "CARTA DEL CARNARO", ABBOZZO DI COSTITUZIONE REPUBBLICANA, INCREDIBILE IBRIDO FRA DESTRA E SINISTRA, STESA PER LA CITTà DALMATA DAL VATE ASSIEME AL SUO LUOGOTENENTE, L'EX SINDACALISTA MASSIMALISTA ALCESTE DE AMBRIS, E CHE MUSSOLINI ALLORA PENSAVA SI POTESSE ALLARGARE A TUTTA ITALIA). EPPURE OGNI VOLTA SI TROVANO NUOVI DOCUMENTI D'ARCHIVIO, NUOVE TESTIMONIANZE CHE CONTRIBUISCONO A DISEGNARE UN'ALTRA VOLTA QUESTO PAESAGGIO SFUGGENTE E COSTITUTIVAMENTE INCOMPIUTO. IL RAPPORTO FRA D'ANNUNZIO ED ENRICO CAVIGLIA è AL CENTRO DELLE CARTE QUI PRESENTI. CAVIGLIA, EROE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE APPENA CONCLUSASI E POSTO A CAPO DELLE FORZE ARMATE REGOLARI DI STANZA IN FRIULI E VENEZIA GIULIA, SARà ALLA FINE ABILISSIMO ESECUTORE DELLE DECISIONI DEL GOVERNO ITALIANO CHE, ACCETTANDO IL TRATTATO DI RAPALLO SIGLATO NEL 1920, SEGNARONO IL DESTINO DELLA REGGENZA DEL CARNARO E L'EVACUAZIONE ITALIANA DI FIUME; CON SINGOLARE SANGUE FREDDO, SOTTOPOSE LA CITTà A UN BLOCCO PROLUNGATO, SPARANDO A SAPIENTI PAUSE QUALCHE CANNONATA DIMOSTRATIVA... D'ANNUNZIO, SCROLLANDOSI DI DOSSO I CALCINACCI, FINì PER ARRENDERSI E CEDERE IL POTERE: I LEGIONARI INIZIARONO A SFOLLARE AI PRIMI DI GENNAIO. MA LUNGO TUTTA L'ESPERIENZA FIUMANA IL COMANDANTE TENTò IN TUTTI I MODI DI INGRAZIARSI CAVIGLIA, RICHIAMANDO IN OGNI OCCASIONE POSSIBILE LA COMUNE ESPERIENZA BELLICA. LO DIMOSTRANO LE DIECI MAGNIFICHE LETTERE AUTOGRAFE FIRMATE, COMPRESE FRA IL 9 DEC. 918 E IL 10 OTTOBRE 1920 , CON LE QUALI D'ANNUNZIO ACCOMPAGNA DONI, LUSINGHE, COMPLIMENTI, E INSOMMA TENTA IN TUTTI I MODI DI TRARRE DALLA SUA PARTE L'INCORRUTTIBILE MILITARE; SOLO ALLA FINE, QUANDO ORMAI è TUTTO COMPROMESSO, SI AFFACCIA CON URGENZA LA PREOCCUPAZIONE DEL VATE ('HO BISOGNO DI ESSERE RICONFORTATO, CONTRO I TENTATIVI PROSSIMI DI MISFATTO NAZIONALE', SCRIVE L' 8 OTTOBRE 1920 ; E SUBITO DOPO, IL 10 OTTOBRE 1920 : 'RINNOVO LE MIE SOLLECITZAIONI PERCHé CON TUTTE LE SUE FORZE POSSA SCONGIURARE IL PERICOLO DELL'ACCORDO INIQUO'). EVIDENTEMENTE D'ANNUNZIO SINO ALLA FINE è CONVINTO DI POTER TENDERE LA SITUAZIONE SINO AL LIMITE PER POI SPUNTARLA IN VIRTù DEL SUO PRESTIGIO NAZIONALE (EMBLEMATICI SONO I DONI CHE INVIA A CAVIGLIA: LIBRI RARI CON POMPOSISSIME DEDICHE AUTOGRAFE: AVEUX DE L'INGRAT , PARIS, GRASSET, 1919; ITALIA E VITA , ROMA, LA FIONDA, 1920; RITRATTO DI LUISA BACCARA , ROMA, LA FIONDA, 1920 [IN COLLABORAZIONE DON ADOLFO DE CAROLIS MAGNIFICO VOLUMETTO 8O OBL., EDIZIONE NUMERATA IN 7 ESEMPLARI, ESEMPLARE N. 5]; LA MARCIA DI RONCHI XII SETTEMBRE MCMXIX , ROMA, LA FIONDA, 1920; E IL CLASSICISSIMO CANTICO PER L'OTTAVA DELLA VITTORIA , MILANO, TREVES, 1918, IN MAGNIFICA EDIZIONE DI LUSSO CON NASTRO TRICOLORE; E POI ANCORA QUATTRO RARE FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO D'ANNUNZIO IN VARIE SITUAZIONI BELLICHE). MA NON CI FU NIENTE DA FARE: L''ACCORDO INIQUO' VENNE FIRMATO, E IL 'MISFATTO NAZIONALE' SI COMPì. CAVIGLIA, SORNIONAMENTE, GUARDA E PRENDE APPUNTI SU UNA RARISSIMA BOZZA DI STAMPA INCOLONNATA DELLA 'CARTA DEL CARNARO' (CON CORREZIONI AUTOGRAFE DI D'ANNUNZIO): 18 PAGINE FUORI FORMATO (MM. 640 X 230). STRAORDINARIO DOCUMENTO STORICO, QUEST'ULTIMO, A FUTURA MEMORIA DI UNA RIVOLUZIONE CHE L'EROE DI GUERRA SEPPE SOFFOCARE SENZA SPARGIMENTO DI SANGUE. IL SUO PIù GRANDE CAPOLAVORO, MILITARE E UMANO. (20)