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Auktionsarchiv: Los-Nr. 20

Brocca da farmacia Cafaggiolo, primo quarto del XVI secolo

Schätzpreis
8.000 € - 10.000 €
ca. 9.006 $ - 11.258 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 20

Brocca da farmacia Cafaggiolo, primo quarto del XVI secolo

Schätzpreis
8.000 € - 10.000 €
ca. 9.006 $ - 11.258 $
Zuschlagspreis:
n. a.
Beschreibung:

Brocca da farmacia Cafaggiolo, primo quarto del XVI secolo Maiolica policroma. Altezza cm 23,5. Restauri alla punta del versatore Brocca a corpo ovoidale, con versatore a tubetto unito al collo da un cordolo ritorto, alto colletto svasato e manico tubolare ad attacco inferiore schiacciato. Sull’intera superficie del corpo si dispone una decorazione “alla porcellana”, mentre il manico e il versatore sono campiti di blu; il cordolo è giallo ed alcune filettature in arancio e blu marcano il piede, la spalla e il colletto, che è decorato con una sequenza di pennellate verticali. Alla base del manico è tracciata la segnatura “SP” in blu. L’esemplare è un raro campione della prima produzione della fornace mugellana di Cafaggiolo, avviata dai vasai montelupini Stefano e Piero di Filippo, nel momento in cui si avvia verso uno sviluppo qualitativo che si esaurirà solo nell’ultimo quarto del ‘500. Opere come questa erano proiettate verso una clientela di classe costituita da nobiltà, da prestigiose istituzioni fiorentine, tra cui anche spezierie. Molto in voga sin dai primi del ‘500 la decorazione in blu su bianco detta “alla porcellana”, nata sulle suggestioni delle ceramiche del mondo orientale, rielaborate a Cafaggiolo con caratteri peculiari di repertorio, specie la cosiddetta “mezza luna dentata” o “alla porcellana toscana antica”1. Inoltre la segnatura di questa brocca costituita da una “S” intrecciata con una “P” paraffata, caratterizza un insieme assai omogeneo di vasellami di identica foggia e dimensioni, dei quali si segnalano quelli al Museo di Faenza, entrati con le donazioni Cora e Fanfani1. Sotto la base della brocca si notano delle indicazioni graffite, tra cui si riconosce un segno simile ad un “3”, probabile simbolo dell’oncia tracciato dal farmacista, a conferma della destinazione apotecaria dell’opera. 1CORA G.-FANFANI A., La maiolica di Cafaggiolo, Firenze 1982, n. 87 2RAVANELLI GUIDOTTI C., La donazione Angiolo Fanfani ceramiche dal medioevo al XX secolo, Faenza 1990, pp. 95- 96, scheda 67

Auktionsarchiv: Los-Nr. 20
Auktion:
Datum:
12.06.2019
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

Brocca da farmacia Cafaggiolo, primo quarto del XVI secolo Maiolica policroma. Altezza cm 23,5. Restauri alla punta del versatore Brocca a corpo ovoidale, con versatore a tubetto unito al collo da un cordolo ritorto, alto colletto svasato e manico tubolare ad attacco inferiore schiacciato. Sull’intera superficie del corpo si dispone una decorazione “alla porcellana”, mentre il manico e il versatore sono campiti di blu; il cordolo è giallo ed alcune filettature in arancio e blu marcano il piede, la spalla e il colletto, che è decorato con una sequenza di pennellate verticali. Alla base del manico è tracciata la segnatura “SP” in blu. L’esemplare è un raro campione della prima produzione della fornace mugellana di Cafaggiolo, avviata dai vasai montelupini Stefano e Piero di Filippo, nel momento in cui si avvia verso uno sviluppo qualitativo che si esaurirà solo nell’ultimo quarto del ‘500. Opere come questa erano proiettate verso una clientela di classe costituita da nobiltà, da prestigiose istituzioni fiorentine, tra cui anche spezierie. Molto in voga sin dai primi del ‘500 la decorazione in blu su bianco detta “alla porcellana”, nata sulle suggestioni delle ceramiche del mondo orientale, rielaborate a Cafaggiolo con caratteri peculiari di repertorio, specie la cosiddetta “mezza luna dentata” o “alla porcellana toscana antica”1. Inoltre la segnatura di questa brocca costituita da una “S” intrecciata con una “P” paraffata, caratterizza un insieme assai omogeneo di vasellami di identica foggia e dimensioni, dei quali si segnalano quelli al Museo di Faenza, entrati con le donazioni Cora e Fanfani1. Sotto la base della brocca si notano delle indicazioni graffite, tra cui si riconosce un segno simile ad un “3”, probabile simbolo dell’oncia tracciato dal farmacista, a conferma della destinazione apotecaria dell’opera. 1CORA G.-FANFANI A., La maiolica di Cafaggiolo, Firenze 1982, n. 87 2RAVANELLI GUIDOTTI C., La donazione Angiolo Fanfani ceramiche dal medioevo al XX secolo, Faenza 1990, pp. 95- 96, scheda 67

Auktionsarchiv: Los-Nr. 20
Auktion:
Datum:
12.06.2019
Auktionshaus:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italien
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