Beschreibung:

Boccaccio Giovanni Fiammetta. Firenze, Bernardo Giunta, ottobre 1533. In-8° (mm 150x90). Segnatura: a-o⁸ . 110, [1] (di 2, manca c. o8 con la marca tipografica al verso) carte. Frontespizio in fac-simile, diffuse fioriture, aloni e qualche macchia su alcune carte. Legatura rimontata in pergamena, titoli manoscritti sbiaditi al dorso, tagli spruzzati in azzurro. Piatto anteriore imbarcato. Qualche sottolineatura e note manoscritte (rifilate) di mano coeva lungo testo, concentrate nei primi tre fascicoli. Terza edizione giuntina della Fiammetta del Boccaccio, che riprende la prima del 1517. Come precisa il Gamba: "Rammentata questa edizione, ch'è la prescelta dagli Accademici" (p. 64). Il libro "interamente prosastico... nella formula più piena del suo titolo si chiama Elegia di madonna Fiammetta [...] È infatti il lamento d'un'abbandonata [...] La gentildonna napoletana velata dal senhal di Fiammetta rievoca il suo subitaneo innamoramento d'un giovane designato come Panfilo; ricorda la partenza di lui per Firenze, e la sua non mantenuta promessa di tornare entro quattro mesi; minutamente analizza il proprio stato d'animo quando l'amante si rivela spergiuro e allorché ne giungono più o meno inesatte notizie". (G. Contini, Letteratura italiana delle origini, Firenze 1985, p. 722). Bacchi della Lega, 111; Bandini, II 231; Brunet, I, 232; Graesse, I, 452; Camerini, 229; Renouard, LIV.122; Gamba, 195; Zambrini, 155; Mostra del Boccaccio II, 81; Edit16 6288. 8° (150x90 mm). Collation: a-o⁸ . 110, [1] (of 2, lacking l. o8 with printer's device on verso) leaves. Fac-simile title-page, foxing, spots and stains to some leaves. Vellum on pasteboards (recased), ink title (faded) on the spine, speckeld blue edges. Underlines and contemporary manuscripted notes especially in initial quires. Third Giuntina edition of the Fiammetta by Boccaccio, which recalls the first edition of 1517. As written by Gamba: "Rammentata questa edizione, ch'è la prescelta dagli Accademici" (p. 64). Il libro "interamente prosastico... nella formula più piena del suo titolo si chiama Elegia di madonna Fiammetta [...] È infatti il lamento d'un'abbandonata [...] La gentildonna napoletana velata dal senhal di Fiammetta rievoca il suo subitaneo innamoramento d'un giovane designato come Panfilo; ricorda la partenza di lui per Firenze, e la sua non mantenuta promessa di tornare entro quattro mesi; minutamente analizza il proprio stato d'animo quando l'amante si rivela spergiuro e allorché ne giungono più o meno inesatte notizie". (G. Contini, Letteratura italiana delle origini, Firenze 1985, p. 722). Bacchi della Lega, 111; Bandini, II 231; Brunet, I, 232; Graesse, I, 452; Camerini, 229; Renouard, LIV.122; Gamba, 195; Zambrini, 155; Mostra del Boccaccio II, 81; Edit16 6288.