Beschreibung:

Boccaccio Giovanni Fiammetta. (Al colophon:) Stampato in Fiorenza: per Bernardo di Philippo di Giunta, 1533. In-8° (mm 142x90). Carte 110, [2]. Segnatura: a-o 8 . Con numerosi errori nella paginazione, marca tipografica xilografica in fine. Esemplare in discreto stato di conservazione, lievi fioriture, margine superiore rifilato. Legatura settecentesca in mezza pelle con punte, con titolo in oro su tassello rosso al dorso, segnalibro in seta verde. Lieve rottura alla cuffia di testa. Terza edizione giuntina della Fiammetta del Boccaccio, che riprende la prima del 1517. Come precisa il Gamba: "Rammentata questa edizione, ch'è la prescelta dagli Accademici" (p. 64). Il libro "interamente prosastico... nella formula più piena del suo titolo si chiama Elegia di madonna Fiammetta [...] È infatti il lamento d'un'abbandonata [...] La gentildonna napoletana velata dal senhal di Fiammetta rievoca il suo subitaneo innamoramento d'un giovane designato come Panfilo; ricorda la partenza di lui per Firenze, e la sua non mantenuta promessa di tornare entro quattro mesi; minutamente analizza il proprio stato d'animo quando l'amante si rivela spergiuro e allorché ne giungono più o meno inesatte notizie". (G. Contini, Letteratura italiana delle origini , Firenze 1985, p. 722). BACCHI DELLA LEGA, 111; CAMERINI, 229; RENOUARD, LIV.122; GAMBA, 195. Edit16 6288. 8°(142x90 mm). 110, [2] leaves. Collation: a-o8. With numerous mistakes in the numbering, woodcut printer's device at the end. A fair copy, light foxing, trimmed the upper margin. Eighteenth-century half-leather, gilt title on red littering piece on the spine, green silk bookmark. Small damage on the front head-cup. Third Giuntina edition of the Fiammetta by Boccaccio, which recalls the first edition of 1517. As written by Gamba: "Rammentata questa edizione, ch'è la prescelta dagli Accademici" (p. 64). Il libro "interamente prosastico... nella formula più piena del suo titolo si chiama Elegia di madonna Fiammetta [...] È infatti il lamento d'un'abbandonata [...] La gentildonna napoletana velata dal senhal di Fiammetta rievoca il suo subitaneo innamoramento d'un giovane designato come Panfilo; ricorda la partenza di lui per Firenze, e la sua non mantenuta promessa di tornare entro quattro mesi; minutamente analizza il proprio stato d'animo quando l'amante si rivela spergiuro e allorché ne giungono più o meno inesatte notizie". (G. Contini, Letteratura italiana delle origini , Firenze 1985, p. 722). BACCHI DELLA LEGA, 111; CAMERINI, 229; RENOUARD, LIV.122; GAMBA, 195. Edit16 6288.